Milano
4:21 pm, 16 Maggio 21 calendario

Dopo il no di Albertini Meloni aspetta Salvini e Tajani

Di: Redazione Metronews
condividi

COMUNALI Per le comunali «ci incontreremo con Tajani e Salvini e decideremo. Siamo in tempo anche con altri nomi. Se Bertolaso a Roma decidesse per il no, ci sarebbero altri nomi. Siamo comunque più compatti e decisi di nostri avversari che stanno andando in ordine sparso». Ha deciso di abbozzare Giorgia Meloni, intervistata domenica a “Mezz’ora in più, dopo il no ricevuto da Gabriele Albertini a Milano. Un no che ha spiazzato l’intero centrodestra, ancora in attesa di una parola finale dall’altro (non) candidato in pectore per Roma, Guido Bertolaso. «Bertolaso non ha ancora risposto, Albertini credevo fosse orientato verso il sì», ha aggiunto, «ci sono altre opzioni. Bertolaso è sicuramente candidato autorevole, sarebbe un ottimo sindaco. Altri nomi? Non li direi così e non in televisione, non mi è piaciuto il dibattito sui giornali. Vediamo cosa succede».
E mentre Bertolaso riflette, a Milano il centrodestra, orfano di un antagonista da opporre a Giuseppe Sala, cerca di riorganizzarsi. Domenica mattina si è tenuto il vertice dei capigruppo. All’ordine del giorno: costruire il programma elettorale 2021-2026 in modo da «superare questi 10 anni negativi di Sinistra e cambiare il governo della Città». Presenti Fabrizio De Pasquale (Forza Italia), Matteo Forte (Milano Popolare), Andrea Mascaretti (Fratelli d’Italia), Alessandro Morelli (Lega), Manfredi Palmeri (Polo di Milano).
E, mentre i partiti riflettono, si è detto «molto lusingato dell’endorsement di Albertini» Fabio Minoli, l’ex deputato di Forza Italia, direttore comunicazione di Bayer Italia, che Albertini aveva indicato come possibile candidato a sindaco per il centrodestra. L’ex sindaco aveva anche detto che per lui sarebbe disposto a fare il vice-sindaco. Minoli però non si sbottona «Gabriele – ha dichiarato – è stato un sindaco impareggiabile e i sondaggi attuali dimostrano che, ancora prima dell’inizio della campagna elettorale, sarebbe nuovamente eletto. Un vero peccato la sua rinuncia, e voglio ancora sperare che possa ripensarci per la nostra bella Milano”.
Gli altri nomi sul tavolo sono sempre gli stessi: il centrista Maurizio Lupi, spinto da Forza Italia ma che non piace a Lega e fratelli d’Italia, Riccardo Ruggiero, il figlio dell’ex ministro del governo Berlusconi, del docente della Bocconi Maurizio Dallocchio, del rettore del Politecnico Ferruccio Resta.

16 Maggio 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo