Milano
3:58 pm, 26 Aprile 21 calendario

Armani “sostiene” la Scala che riapre con Riccardo Muti

Di: Redazione Metronews
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MILANO Il Gruppo Armani diventa fondatore sostenitore del Teatro alla Scala: verserà 600 mila euro in cinque anni. «Il mio impegno verso Milano – commenta lo stilista, presidente e ad del gruppo – è stato importante su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto».
L’impegno è stato annunciato oggi e sarà formalizzato il 17 maggio “con la cooptazione dell’Assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala”, come riporta una nota della Scala stessa.
«Le arti – prosegue Armani – vengono sempre messe in secondo piano nei momenti difficili perché non appaiono immediatamente vitali e necessarie. E invece lo sono. Il teatro, la musica, il balletto sono pura espressione di bellezza e delle più alte qualità umane – creatività, ingegno, fantasia, impegno – che stimolano il progresso e la rinascita. Questa nuova iniziativa è dedicata di nuovo alla città di Milano, per il valore simbolico dell’istituzione, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l’Elektra di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli. Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del prestigioso Teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale».
«L’entrata di Giorgio Armani tra i fondatori sostenitori del Teatro alla Scala è la realizzazione di un connubio già scritto nel destino della nostra istituzione culturale più prestigiosa – afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – per più di una ragione. La fama internazionale, l’eccellenza nel campo della creatività, l’unicità e autenticità dello stile che hanno reso Giorgio Armani il “Re” della moda italiana e milanese nel mondo, sono le medesime caratteristiche che hanno portato il Teatro alla Scala a essere giudicato il “Teatro più bello del mondo”, tempio della lirica e del balletto. Siamo grati quindi a Giorgio Armani per questo grande e nuovo atto di amore per Milano. Un gesto che guarda al futuro della nostra città e alla sua ripresa e a una sinergia vincente preannunciata a dicembre dalla collaborazione tra la maison e il Teatro in occasione della Prima della Stagione. Uno spettacolo straordinario, svoltosi senza pubblico ma visto in tutto il mondo, durante il quale insieme alla musica abbiamo potuto ammirare gli abiti di scena creati da Armani per le artiste e gli artisti».
Per Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico della Scala la collaborazione tra Armani e il Teatro «è un segnale forte della volontà di Milano di ripartire, con coscienza del proprio passato e rinnovata determinazione per il futuro».
A proposito di ripartenze. Dall’11 maggio il sipario del Piermarini si alzerà per accogliere sul podio Riccardo Muti con la Wiener Philharmoniker. 
Per rispettare le misure anti contagio, la capienza sarà limitata: gli spettatori potranno accedere solo ai palchi, 130 in tutto, poiché la pedana dell’orchestra realizzata durante il lockdown occupa lo spazio della platea. In totale non potranno esserci più di 500 persone.
La scelta di riaprire l’11 maggio non è casuale: in quel giorno del 1946 il Teatro ricostruito dopo i bombardamenti del ’43, riaprì con il concerto diretto da Arturo Toscanini.
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26 Aprile 2021
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