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4:32 pm, 15 Aprile 21 calendario

Linee guida per riaprire La bozza delle Regioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA Bar e ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri, terme e spa. Attorno a queste attività ruota la bozza stilata dalla Conferenza delle Regioni che già oggi sarà valutata insieme ai tecnici del Comitato Tecnico Scientifico e i ministri del governo Draghi.
Sul tavolo le tanto discusse riaperture che secondo il documenti siglato dai governatori prevede l’alzata delle saracinesche anche in zona rossa, seguendo un protocollo di sicurezza che si basa su certificazioni di avvenute vaccinazioni o su test rapidi da eseguire all’ingresso con esito negativo.
Bar e ristoranti.
In questa categoria rientrano “ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie” anche se posti nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali e per “l’attività di catering”.
Le regole prevedono: il rispetto alla possibilità di consumare al banco sarà necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 2 metri tra i clienti, eccezion fatta per quanti, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggetti al distanziamento interpersonale. La bozza chiede di privilegiare  l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), dove il distanziamento dovrà essere di almeno 1 metro. Consentite le attività ludiche che prevedono l’utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale disinfezione (per esempio, le carte da gioco), purché si utilizzi la mascherina, si igienizzino frequentemente le mani e la superficie di gioco e si mantenga la distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. 
Nel ripetto di queste misure la bozza della Conferenza delle Regioni prevede la possibilità di apertura di bar e ristoranti sia a pranzo che a cena seppur sempre dietro prenotazione e sempre accompagnate da uno screening periodico del personale non vaccinato. 
Cinema e teatri.
La loro riapertura deve essere accompagnata dal distanziamento di alameno un metro, frontale o laterale, tra spettatori al cinema o al teatro purché indossino la mascherina e almeno due metri se le disposizioni prevedano di non indossarla. Dalle misure sul distanziamento sarebbero esclusi familiari e conviventi. Inoltre, sarà obbligatoria la prenotazione del biglietto di ingresso e i posti a sedere dovranno essere distanziati di almeno due metri se si vuole assistere alla proiezione del film senza mascherina. Non sarà consentito assistere in piedi allo spettacolo. 
Palestre.
Secondo i governatori, le palestre possono restare aperte “anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio” purché rispettino regole, distanziamento e integrino le norme “con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. Bisognerà “redigere un programma delle attività il più possibile pianificato tramite le prenotazioni e regolamentare gli accessi per evitare assembramenti. Sarà anche necessario mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.  E ancora: “organizzare gli spazi negli spogliatoi e nelle docce per assicurare le distanze di almeno 2 metri, anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa)”.
Piscine.
In piscina si potrà entrare soltanto nel caso in cui un nuotatore potrà avere a disposizione almeno 7 metri quadrati d’acqua. “La densità di affollamento in vasca – si legge nella bozza – è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Per le aree solarium e verdi assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto in base agli indici sopra riportati”.  Per garantire le riaperture in sicurezza delle piscine si raccomanda inoltre di “privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni; organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri; tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali”. 
Terme e spa. 
La Conferenza delle Regioni ha dato l’ok per riaprire anche gli impianti termali. Le condizioni perché ciò avvenga sono che “le presenti indicazioni si applicano alle strutture termali e ai centri benessere, anche inseriti all’interno di strutture ricettive, e alle diverse attività praticabili in tali strutture (collettive e individuali) quali: fangoterapia, fango-balneoterapia, balneoterapia (vasca singola o piscina), irrigazioni vaginali, cicli di cura della sordità rinogena (insufflazioni), prestazioni idrotermali rivolte a pazienti affetti da vasculopatie periferiche, cure inalatorie (inalazioni, nebulizzazioni, aerosol, humages), terapia idropinica, cicli di cura della riabilitazione neuromotoria e della rieducazione motoria del motuleso e della riabilitazione della funzione respiratoria, prestazioni di antroterapia (grotte e stufe). Le presenti indicazioni vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alle piscine per l’attività natatoria e ai servizi di ristorazione. Prima della riapertura dei centri e dell’erogazione delle prestazioni termali, è necessario eseguire adeguate opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico (es. contaminazione da Legionella)”.
No agli sport di contatto.
Restano vietati gli sport da contatto fisico, come calcio, basket e pugilato. In questo ambito restano valide le regole già vigenti. 
METRO
 
 
 
 

15 Aprile 2021
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