Biot, a Procura militare il materiale già sequestrato

La procura militare di Roma ha disposto l’acquisizione di tutto il materiale già sequestrato dalla procura ordinaria riguardante il procedimento a carico di Walter Biot, l’ufficiale della Marina arrestato con l’accusa di spionaggio per  aver passato documenti riservati a funzionari russi. Il provvedimento è stato notificato lo scorso 13 aprile. Gli accertamenti dei due uffici giudiziari proseguono, dunque, in parallelo.
Si tratta di materiale acquisito presso l’ufficio di Biot e nella sua abitazione che resta nella disponibilità di entrambe le procure. Quella militare ha delegato per l’attività il Ros dei carabinieri, polizia giudiziaria militare.
Rivelazione e procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, oltre al procacciamento e alla rivelazione di notizie a carattere riservato. Sono questi i reati militari alla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che la magistratura militare di Roma ha emesso oggi nei confronti di Biot. In una nota è la stessa procura militare a spiegare che “la misura, apparsa doverosa data la gravità della vicenda, si inserisce nel contesto delle indagini preliminari svolte in coordinamento con la procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, con la quale sono in corso costanti contatti volti al reciproco scambio di informazioni, in vista dell’acquisizione di tutti i dati utili alla completa e rapida definizione dei complessi problemi connessi alla giurisdizione, fermo restando che già al momento, dal punto di vista della procura militare, sussistono sufficienti elementi per riconoscere la sussistenza dei reati militari sopra indicati, di sicura esclusiva competenza dell’Autorità Giudiziaria Militare”.