AstraZeneca: stop a 33.500 vaccini

SALUTE Doveva essere il giorno di festa per il drive-through delle forze armate aperto ieri mattina al Parco di Trenno. Quello  che faceva intravvedere anche in Lombardia un accenno di vaccinazione su ampia scala. Nel primo giorno di zona rossa. Ma la festa è durata  poco. Nel pomeriggio, infatti, l’assessore Letizia Moratti ha ordinato «di sospendere, con assoluta tempestività, la somministrazione del vaccino anti-covid AstraZeneca su tutto il territorio regionale». Tra oggi e  giovedì sono stati annullati 33.500  appuntamenti . Comprensibile quindi la delusione soprattutto tra gli insegnanti. Per ora  i tendoni  dell’Esercito continueranno a fare i tamponi molecolari (800 al giorno). Se Aifa sbloccherà AstraZeneca, ripartiranno anche le due linee vaccinali presentate ieri, in grado di somministrare 600 dosi al giorno, per giungere, a pieno regime, fino a 2 mila, lavorando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30.
Intanto però i numeri dei contagi galoppano: ieri sono stati 2.185 i nuovi positivi in Lombardia, con un tasso di positività del 10,1% (a Milano i nuovi casi sono stati 658 di cui 220 in città). I morti sono stati  79, mentre 6198 sono le persone ricoverate (+121) e 728 quelle in terapia intensiva (+14). «È un numero importante e il problema – dice Antonio Pesenti, responsabile Terapie intensive della Regione Lombardia – è che il personale sanitario è stanco, ha l’impressione che le cose non cambino, soprattutto gli infermieri sono stremati anche dal punto di vista psicologico e ora hanno avuta anche ridotta la remunerazione delle ore di straordinari». Andrea Sparaciari