Ue
9:35 pm, 19 Gennaio 21 calendario

Torino-Lione, in Europa il M5S vota no, il Pd sì

Di: Redazione Metronews
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La Torino-Lione divide il M5S dal Pd: con 504 voti contrari e 174 a favore la maggioranza del Parlamento europeo ha respinto un emendamento presentato dalla Lega in cui si chiedeva esplicitamente alla Commissione europea di accelerare il completamento dei progetti transfrontalieri strategici, come il collegamento ferroviario Tav Torino-Lione. Il M5S, che ha votato per la bocciatura (al contrario del Pd, alleato di Governo in Italia), esulta. “Dopo 15 anni di ritardo, le previsioni di traffico gonfiate e le conseguenze dannose sull’ambiente certificate dalla Corte dei Conti europea, questo voto ci lascia sperare su un ravvedimento europeo sul Tav. Il Movimento 5 Stelle ha coerentemente votato contro questo emendamento presentato dai leghisti: i corridoi Ten-T europei non dovrebbero puntare sul controverso Tav, un progetto che dovrebbe essere riconsiderato alla luce dell’attuale situazione economica che non ci permette sprechi e inutili danni ambientali. Ai leghisti consigliamo la lettura della relazione della Corte dei Conti europei che ha in modo inoppugnabile descritto tutte le carenze dell’opera”, ha dichiarato l’europarlamentare dei cinquestelle Mario Furore. 
“Ancora una volta, sulle grandi opere le forze che sostengono il Governo Conte hanno poche idee e confuse”, dichiarano invece gli europarlamentari della Lega Marco Zanni, presidente gruppo Id, e Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo. Mentre il Pd ha votato a favore, così come il centrodestra compatto, il M5S purtroppo si conferma per l’ennesima volta il partito del ‘No’, contrario a un’opera fondamentale per il nostro Paese. Senza idee per il futuro dell’Italia, senza una visione per il futuro delle infrastrutture che possano agevolare il rilancio dell’economia nell’interesse di imprese, lavoratori, famiglie. E questi sarebbero quelli che vorrebbero governare il Paese? Gli italiani meritano di meglio”, scrivono i due eurodeputati leghisti.

19 Gennaio 2021
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