Crisi, tensione altissima Conte apre, ma Renzi aspetta
La tensione resta altissima nel Governo, sul baratro della crisi. Il premier Giuseppe Conte esce dal silenzio: per raggiungere gli obiettivi necessari per affrontare l’emergenza sanitaria e quella economica è “imprescindibile rafforzare la coesione della maggioranza e, quindi, la solidità alla squadra di governo”, scrive in un lungo post su Facebook e
spiega che non è mai venuta meno l’apertura al confronto con le forze che sostengono l’esecutivo, annuncia che nel Recovery plan vi saranno più risorse anche per la salute e i giovani e che sul piano vi sarà – una volta messo a punto – il confronto con “l’intero Parlamento”, dunque anche con “l’opposizione”, e dialogo sarà con le parti sociali. Mentre sui vaccini invita a fare presto, alla luce dei primi risultati “incoraggianti”. “Se percorreremo questo cammino” – prosegue Conte – con senso di responsabilità, avremo la più salda garanzia di andare nella direzione giusta, perseguendo l’interesse generale. La nostra azione di governo dovrà rimanere sempre all’interno di questo perimetro, mirata a sostenere e migliorare la vita delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese, a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, ad assicurare un futuro ai nostri giovani. Qualsiasi altra iniziativa o intervento che si ponga al di fuori di questo tracciato non mi appartiene e non mi riguarda. Questo è il limite che mi sono sempre imposto, dall’inizio del mio mandato”. E aggiunge: “Non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo”. Dunque, “maggiori risorse saranno destinate, in particolare, alla salute, ai giovani, al terzo settore, agli asili nido e alle persone con disabilità”, spiega a proposito del Recovery plan.
Ma Matteo Renzi resta sulle sue posizioni. “Non esistono i governi di scopo. Esistono i governi che devono lavorare. Se il governo Conte è in grado di farlo, lo faccia, altrimenti toccherà ad altri. Non c’è nessun rischio di voto anticipato. La legislatura finisce nel 2023”, assicura al Tg3 il leader di Italia viva, Matteo Renzi. “Il rischio – ha aggiunto Renzi – è il numero dei contagiati, il numero delle terapie intensive e il numero dei vaccini ancora troppo basso. Parliamo di queste cose, di concretezza e di contenuti, non di giochi vecchio stile”. “Quando Conte è stato indicato come nuovo presidente del consiglio, lo abbiamo indicato anche noi pur di mandare a casa Salvini. Ma non si può governare solo contro”. lo ha detto al Tg3 il leader di Italia viva, Matteo Renzi. “Adesso – ha aggiunto – bisogna dare risposte alla crisi economica, ai soldi che mettiamo nel Recovery che vanno ad aumentare il debito. Se il governo è in grado di fare, faccia. Il presidente Conte ha detto che verrà in Senato, quasi sfidandoci, lo aspettiamo”.
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