GOVERNO
8:48 pm, 23 Settembre 20 calendario

Ok fiducia al Senato «Ora fare squadra»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il Dl Covid è stato approvato in via definitiva dal Senato, ma la maggioranza si è premurata di “blindarlo” ponendo la questione di fiducia, passata in Aula con 143 voti favorevoli e 120 contrari. È diventato così legge il provvedimento che proroga fino al 15 ottobre lo stato di emergenza legato al Coronavirus. Il decreto, in scadenza il 28 settembre, era stato già approvato dalla Camera il 2 settembre (con 28 deputati del M5S che non avevano partecipato al voto). Nel frattempo la Camera ha approvato le mozioni in materia di obblighi vaccinali presentate rispettivamente da Lega, FdI e Forza Italia e da Pd, M5S, Iv e Leu. La mozione del centrodestra impegna tra l’altro il governo anche «ad assicurare che, nel rispetto dei principi costituzionali e della libertà di scelta individuale, la copertura vaccinale sia la più alta possibile».
«Una visione comune»
«Dobbiamo gestire insieme il Recovery Fund che rappresenta un’opportunità di crescita. Occorre una visione comune, ed è importante che ci sia un protagonismo comune di tutte le forze che sostengono questo governo», ha ribadito il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. «Stiamo entrando in una seconda fase, quella della razionalizzazione delle proposte – ha spiegato il ministro Luigi Di Maio per il M5S – della loro selezione e del perfezionamento in coerenza con le linee d’intervento prioritarie che il Governo ha concordato». E si fanno risentire le pressioni per l’utilizzo del Mes. «È importante che il Mes, 37 miliardi per la sanità pubblica, venga richiesto il prima possibile, piaccia o meno ai grillini», ha insistito Renzi. «I soldi del Mes ci servono, è una pazzia anche solo pensare di farne a meno. E non è politica, è buonsenso», ha fatto eco Prodi.
Le ricadute su Lega e M5S
Matteo Salvini pensa ad una sorta di “governo ombra” leghista con i rappresentanti dei territori e annuncia un incontro con tutti i 74 nuovi consiglieri regionali. «Non penso che questo governo andrà lontano perchè litigano su tutto – ha commentato Salvini – i Cinque Stelle sono scomparsi da interi pezzi di Italia». Strascichi elettorali anche nei Cinque Stelle, attesi alla prova di un’assemblea dei gruppi parlamentari che si preannuncia infuocata. Si attende dal Capo politico, Vito Crimi, una indicazione della data degli Stati Generali e la nomina di un “comitato di garanzia”. Ma voci insistenti parlano di un possibile forfait di Crimi, ipotesi che rischia di accrescere le tensioni. Prova a gettare acqua sul fuoco il presidente della Camera, Roberto Fico, che invita a non considerare quella delle Regionali una debacle e garantisce che «non ci sarà alcuna guerra pr bande». Le fazioni interne sono però schierate, con Di Battista e un gruppo di parlamentari contrari all’ipotesi di un’alleanza strutturale con il Pd e i governisti, fra cui Di Maio e i ministri, di avviso opposto.
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23 Settembre 2020
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