Trump a Tulsa la beffa dei social

Da Tik Tok ai fan della musica pop coreana fino all’hackeraggio di Anonymous: ci sarebbe una sinergia di elementi diversi ma uniti nello stesso obiettivo, dietro il flop di presenze registrato a Tulsa al comizio di Donald Trump. Dopo che la campagna del presidente aveva annunciato quasi un milione di richieste di biglietti, il presidente ha parlato per quasi due ore in un’arena semivuota. Sembra che il motivo sia che un messaggio su Tik Tok e simili abbia invitato a prenotare i biglitti per poi non presentarsi lasciando Trump quasi solo. Per gli organizzatori però la responsabilità sarebbe della paura del virus «alimentata dai media» e dai manifestanti anti-Trump che avrebbero tenuto lontani i supporter.
Lo staff della Casa Bianca intanto ha dovuto specificare che il presidente stava scherzando quando ha affermato di aver chiesto di  di rallentare i test perché «Quando fai tanti test trovi più casi».