IRAN
2:48 pm, 8 Gennaio 20 calendario

Si schianta Boeing ucraino 176 morti all’aeroporto di Teheran

Di: Redazione Metronews
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IRAN Una sciagura aerea si intreccia alla crisi tra Iran e Usa. Poche ore dopo l’attacco missilistico iraniano contro due basi americane in Iraq, un Boeing 737-800 si è schiantato in fase di decollo dall’aeroporto di Teheran, uccidendo tutte le 176 persone a bordo. Il velivolo della Ukraine International Airlines (Uia) era decollato per Kiev con 167 passeggeri e nove membri dell’equipaggio.     La causa dello schianto, avvenuto alle 6:14, due minuti dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Imam Khomeini, è ancora incerta, anche se non sembrerebbero esserci legami con l’attacco iraniano in Iraq. L’aereo era stato fabbricato nel 2016 e consegnato direttamente alla compagnia ucraina e lunedì era stato sottoposto ai controlli di manutenzione programmata.  Per l’autorità dell’aviazione civile iraniana l’incidente è il frutto di “un problema tecnico” e lo scenario più probabile è un incendio al motore, anche se i piloti non avevano segnalato anomalie a bordo. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rientrato precipitosamente dall’Oman, ha messo in guardia dal formulare «congetture infondate». Due passeggeri non ucraini che erano prenotati sul volo non si sono imbarcati. Kiev e Teheran si sono accordati per «coordinarsi in modo stretto» tra i rispettivi team di indagine, ma l’Iran si è comunque rifiutato di consegnare le due scatole nere recuperate alla Boeing, il colosso americano che ha costruito il velivolo e che quindi deve essere coinvolto nell’indagine.  
Alla luce delle tensioni nella regione e di questo incidente dai contorni ancora nebulosi, le maggiori compagnie aeree internazionali stanno riorganizzando le loro rotte aeree per evitare i cieli di Iran e Iraq.  Le vittime del volo 752 della Uia sono 82 iraniani, 63 canadesi e 11 ucraini, tra cui nove membri dell’equipaggio, oltre a 10 svedesi, quattro afghani, tre tedeschi e tre britannici.   In un video postato su Twitter dall’Isna, l’agenzia di stampa degli studenti iraniani, si vede lo schianto, prima dell’alba: si scorge un puntino luminoso in lontananza che cade verso il basso fino quando un lampo squarcia il buio. Qassem Biniaz, del ministero dei Trasporti a Teheran, ha spiegato che ha preso fuoco un motore e che il pilota non è  riuscito a riprendere il controllo. L’ambasciata ucraina in Iran ha prima diffuso un comunicato per escludere il terrorismo o un missile, ma poi la nota è stata rimossa con una nota che sottolineava che era troppo presto per trarre conclusioni. Nell’indagine, Kiev ha chiesto che vengano coinvolti tutti i Paesi di appartenenza delle vittime e gli esperti della Boeing, ma è chiaro che il compito più difficile, considerato che l’area era di fabbricazione statunitense e il Paese più colpito è l’Iran, sarà adesso organizzare un’indagine imparziale.  La tragedia precede di pochi giorni l’insediamento formale, alla guida di Boeing, del nuovo Ceo, David Calhoun, che ha sostituito Dennis Muilenburg, cacciato dopo un anno disastroso per Boeing. Il gigante dell’aviazione americana negli ultimi mesi ha subito due gravissimi incidenti aerei del 737 Max, in cui sono morte 346 persone. Da allora i Max sono stati messi a terra in tutto il mondo ma l’azienda ancora non è riuscita a riportarli in aria.

8 Gennaio 2020
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