Gualtieri: «La manovra ha fatto un miracolo»
ROMA «La manovra salda il conto del Papeete ed è riuscita a fare un miracolo». Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. «C’è stato un dibattito vivace, per usare un eufemismo – ha proseguito – c’è spesso un’attenzione eccessiva al giorno per giorno e troppa poca capacità di guardare le cose in prospettiva. Questa è una manovra che è riuscita ad evitare un grande aumento dell’Iva senza toccare un euro per la ricerca, per la scuola – ha ricordato Gualtieri – l’investimento più consistente dopo l’Iva è sul taglio del cuneo fiscale, che significa meno tasse per stipendi della maggioranza delle persone».
Parere negativo sull’Imu
Gualtieri è poi tornato sulla plastic tax: «Abbiamo deciso di collocarla nel quadro di un grande piano nazionale sulla plastica. Ora come ora si applica solo a quella non riciclata e viene posticipata». Quanto alla stretta Imu sulle finte prime case, «penso che daremo parere negativo a questo emendamento che non è del Governo – ha precisato il ministro – è del relatore che vuole adeguare il regime delle regole alle sentenze della Cassazione, secondo la quale si può avere solo una prima casa. È vero che ci sono anche fenomeni di false doppie prime case, ma bisogna evitare di colpire famiglie che ad esempio lavorano in posti diversi».
«Terrorismo sul Mes»
«Tutto quello di cui ha parlato il ministro Gualtieri è in rinvio – ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini – che la stragrande maggioranza dei genitori manderanno gratis i bambini all’asilo nido dal primo gennaio è una fesseria». Intanto a Salvini, sul tema del Meccanismo europeo di stabilità, ha replicato Gualtieri: «Quella della Lega è una campagna terroristica per spaventare le persone su una cosa che è molto tecnica e che di fatto non cambia nulla. Il rinvio è un fatto, ci sono anche dei miglioramenti che vanno valutati, c’è un orizzonte più largo sul pacchetto. Auspico che ci sia una risoluzione positiva che guardi in avanti e che raccolga il sostegno delle forze responsabili».
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