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5:00 pm, 5 Dicembre 23 calendario

Medici e infermieri in piazza per chiedere rispetto e attenzione verso la sanità pubblica

Di: Redazione Metronews
Medici e infermieri in piazza
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Medici e infermieri in piazza chiedono «rispetto». Riuniti in piazza Santi Apostoli a Roma per il sit-in di protesta per la giornata di sciopero indetta per chiedere al governo attenzione per tutti i dipendenti della sanità pubblica. «A chi dice che non è corretto scendere in piazza – ha detto Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed – rispondiamo che non è corretto il modo in cui siamo stati trattati per 20 anni. Non è corretta la mancanza di rispetto verso chi ci ha rimesso la vita per questo sistema di cure». Di Silverio ha spiegato che quello di «oggi è solo l’inizio di un percorso che, se non ascolti, porterà alle dimissioni di massa». Sono cinque le ragioni che hanno portato in piazza medici e infermieri: assunzioni di personale, detassazione di parte della retribuzione, risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro, depenalizzazione dell’atto medico e cancellazione dei tagli delle pensioni. «Dalle Regioni stanno arrivando percentuali di adesione molto alte fino all’85% allo sciopero che si sta svolgendo in queste ore in tutta Italia e che terminerà alle 24 di oggi, al netto dei contingenti minimi obbligati a rimanere in servizio per garantire le urgenze», hanno precisato Di Silverio, Guido Quici presidente Cimo-Fesmed e Antonio De Palma presidente Nursing Up.

Medici e infermieri in piazza

«Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha diritto di lamentarsi», «Con gli ospedali vuoti, chi ti curerà?», e ancora: «In Europa ci dicono che siamo i migliori, ma i nostri stipendi sono i peggiori, più risorse per i contratti». Sono alcuni dei cartelli esposti da medici e infermieri nel sit-in di Roma. Tra i manifestanti anche due infermieri che indossano maschere con il volto da anziano e il cartello: «Vogliamo andare in pensione prima del coccolone». «Abbiamo indossato il volto da vecchi perchè ormai nei reparti ci sono infermieri più anziani dei pazienti – ha detto uno dei manifestanti – e andando avanti di questo passo ci saranno sempre più infermieri ricoverati che pazienti». «In Italia mancano tanti infermieri – ha aggiunto un altro partecipante al sit-in – ma molti colleghi preferiscono andare a lavorare all’estero per le migliori condizioni economiche». «Siamo scesi in piazza per protestare contro la perdita di interesse alla sanità pubblica – ha proseguito – per noi medici ospedalieri è un atto doveroso essere qui a manifestare per i diritti dei cittadini affinchè abbiano una sanità che funzioni e pubblica».

«Difendere il Servizio sanitario nazionale»

«Oggi è una giornata particolare – ha spiegato un medico proveniente da Lecce – finchè non si renderanno conto che la sanità pubblica deve essere difesa e non affossata saremo sempre in prima linea. Siamo in piazza per difendere il servizio sanitario pubblico che questo sistema sta affossando. Abbiamo problemi non solo in termini economici ma anche di personale». «Siamo qui per parlare al posto dei pazienti che continuano a tacere – ha aggiunto un dirigente medico di Taranto – sull’ignominia determinata dalla chiusura della sanità pubblica. La gente si renderà conto di quello che è successo solo quando sarà tardi e solo i ricchi, come in America, potranno pagarsi le cure». Si sono registrati disagi per lo sciopero di 24 ore di medici, infermieri e dirigenti sanitari proclamato dal maggiore sindacato degli ospedalieri, l’Anaao Assomed, e dalla Cimo-Fesmud. Saltate fino a un milione e mezzo di visite, esami e interventi. Il 18 dicembre è in programma un nuovo sciopero deciso dalle altre sigle della Intersindacale medica con lo slogan unico «Salviamo il Ssn».

 

5 Dicembre 2023
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