manovra
7:08 pm, 19 Ottobre 23 calendario

Bozza legge di bilancio, 2 miliardi per rinnovo contratti pubblici

Di: Redazione Metronews
Bozza della legge
condividi

La bozza della legge di bilancio in circolazione rivela nuovi dettagli, come lo stanziamento di 2 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici e lo stop all’acconto per le partite Iva fino 170 mila euro. «Nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo dei rinnovi contrattuali della Pa, per il triennio 2022- 2024, in via eccezionale, l’emolumento riferito al mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sull’anno 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli». È quanto si legge nella bozza: gli oneri per il provvedimento vengono «stimati in 2.000 milioni di euro» sulla base delle unità di personale a tempo indeterminato rilevate dal conto annuale 2021 e degli importi mensili pro capite dell’emolumento». Il testo dispone inoltre che «amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale» (regioni ed enti dipendenti, amministrazioni del servizio sanitario nazionale, enti locali, camere di commercio, università), hanno la possibilità di «erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato il medesimo incremento con oneri a carico dei propri bilanci».

Bozza della legge di bilancio

Altra anticipazione della bozza: per il solo periodo d’imposta 2023 le persone fisiche titolari di partita Iva che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170 mila euro, «il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi Inail (per i quali continuano ad applicarsi le regole ordinarie)» sarà «effettuato entro il 16 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, senza interessi». Il versamento potrà essere, specifica il testo, «dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese; in tale eventualità, sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi».

La Cisl si smarca da Cgil e Uil

«Carissimi Maurizio e Pierpaolo, ho letto con interesse i contenuti degli ordini del giorno votati dagli organismi di Cgil e Uil. La Cisl resta in attesa di analizzare il testo definitivo della Legge di Bilancio e dei provvedimenti collegati per poter effettuare una disamina sindacale compiuta e avanzare un giudizio complessivo». È quanto si legge in una lettera di risposta inviata oggi dal leader della Cisl, Luigi Sbarra, ai segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Ieri il segretario della Cgil aveva rivolto una missiva ai colleghi di Cisl e Uil, invitandoli ad un percorso di mobilitazione comune sino allo sciopero generale. Ma ora la Cisl sembra smarcarsi.

Critiche alla manovra

«In questo mondo al contrario il governo dei patrioti vuole, con la legge di bilancio, tagliare i bonus fiscali per ricercatori e ricercatrici italiani che hanno deciso di tornare in Italia e vuole lasciarli alle società di calcio che ne hanno fatto il più distorsivo e improprio degli usi, azzerando i vivai e i settori giovanili di ragazzi italiani per acquistare improbabili giovani calciatori stranieri solo per averne un vantaggio fiscale». È la critica che arriva da Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del partito  «Se fossero vere le anticipazioni giornalistiche circa un aumento (del trenta per cento) della tassazione sul reddito da locazione breve (cedolare secca dal 21 al 26 per cento) all’interno del disegno di legge di bilancio, si tratterebbe di un grave errore del Governo. Ci aspettiamo una smentita». Afferma invece in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

19 Ottobre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo