Roma, infortuni boom Nessuna così in Serie A
CALCIO L’idea è che i vertici della Roma, da ieri in Conclave a Boston negli uffici del presidente Pallotta, non parleranno tanto di calcio quanto del bilancio che al 30 giugno 2020 – a causa dei mancati introiti Champions- rischia di essere più sottile del solito (l’ultimo è stato chiuso con un rosso di 24 milioni e un fatturato in calo di 18). Le buone notizie vengono (paradossalmente) dal campo. Dopo la sosta per le nazionali, infatti, Fonseca potrebbe ritrovare Under, Mkhitaryan e persino il lungodegente Perotti, fermo addirittura da agosto.
Numeri eloquenti
L’anno scorso si sono contati più di 52 infortuni muscolari (e più in generale 19 crociati rotti in 8 anni, tra prima squadra e primavera) e quest’anno si è ripartiti con lo stesso trend: con 12 infortuni (6 di natura muscolare e 6 di tipo traumatico) la Roma è la squadra più acciaccata della Serie A. Con alcuni casi da antologia: tipo Smalling, rotto prima di debuttare.
Le cose fatte
Negli anni, i giocatori hanno spiegato questa “maledizione” dando la colpa ai campi di Trigoria: ma il club li sta rigenerando. Il primo è quasi ultimato, poi toccherà agli altri. La Roma ha persino chiesto lumi al Real Madrid per la manutenzione. E a Trigoria si è insediato anche un radiologo. Preparatori inadeguati? Tutti cambiati. Fonseca ha portato un staff di preparatori nuovo; la società ha affiancato i medici Manara e Costa al responsabile Causarano ed è stato ingaggiato il fisioterapista Greco, mentre Petrachi ha introdotto la figura dell’educatore alimentare. Senza contare che Pallotta ha rispedito a Roma il suo preparatore di fiducia, Ed Lippie. Il tutto per perdere il primato in questa speciale classifica a cui i giallorossi non tengono affatto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA