crisi di governo
8:28 pm, 28 Agosto 19 calendario

Accordo tra Pd e M5S Si va verso un Conte bis

Di: Redazione Metronews
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Sarà Giuseppe Conte il premier incaricato di tentare di formare il governo sostenuto da M5s e Pd. Al termine di due giri di consultazioni, seguiti alla crisi innescata da Matteo Salvini e culminata con le dimissioni di Conte, il Capo dello Stato ha ascoltato le posizioni dei partiti, con un atteggiamento che nei giorni scorsi il Colle aveva definito notarile, e ha tratto le sue conclusioni, affidate a un comunicato letto dal consigliere per l’informazione. Il tentativo giallo-rosso può partire, i partiti hanno dato garanzie di voler dar vita a un programma coeso e dunque da domani alle 9,30 il premier dimissionario sarà reincaricato per dar vita a un nuovo esecutivo.
Divergenze.    Al Capo dello Stato non sono sfuggite le divergenze che ancora si registrano tra Pd e M5s e che si materializzano simbolicamente nel braccio di ferro sui vicepremier. Nicola Zingaretti, al termine delle consultazioni, ha indicato Conte come premier espresso dal M5s, mentre Luigi Di Maio poco dopo l’ha indicato come premier che garantisce il programma. Due impostazioni che portano a richieste diverse sui vice.  Ma questo tratto di strada sarà percorso da Conte: il Capo dello Stato, infatti, non entra nella formazione dell’esecutivo e soprattutto non influisce sulla scelta del premier che dovrà decidere di quanti vicepremier avrà bisogno. Sarà dunque il premier incaricato da domani a trattare con i partiti per individuare un programma sul quale converga una maggioranza stabile (ai colloqui di questi giorni non hanno partecipato Leu, le minoranze linguistiche, molti gruppi meno numerosi ma fondamentali per ottenere la fiducia). Il capo dello Stato d’ora in poi avrà solo il premier incaricato come interlocutore istituzionale e da lui attenderà di conoscere, in base all’articolo 92 della Costituzione, i nomi proposti per divenire ministri.
Lista. Quando tra alcuni giorni Conte tornerà al Colle per sciogliere la riserva, porterà una lista di proposte e sarà il presidente della repubblica a nominare i titolari dei dicasteri. Finora Mattarella ha abituato premier e partiti a esercitare con parsimonia ma in modo rigoroso tale dovere costituzionale e ha incentrato la sua attenzione in particolare sui ministri che fanno parte del Consiglio supremo di Difesa. 

28 Agosto 2019
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