A Farini e San Cristoforo un bosco e un lago urbano
Un grande bosco per «raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche» da una parte e un grande lago urbano per depurare le acque dall’altra. Così si trasformeranno i due ex scali ferroviari, rispettivamente Farini e San Cristoforo, nel progetto del team formato da Oma (studio olandese dell’architetto Rem Koolhaas, che ha firmato la sede della Fondazione Prada) e dai milanesi di Laboratorio Permanente, vincitore del Concorso Farini, gara internazionale promossa da Fs Sistemi Urbani e da Coima Sgr, società di Manfredi Catella, che cambierà il volto di una fetta di città ora abbandonata. Il progetto “Agenti climatici” ha sbaragliato altri 4 concorrenti. La superficie dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a verde, mentre nell’ex scalo Farini nascerà un grande parco unitario di oltre 300mila metri quadrati, insieme a servizi, alloggi a canone sociale, edilizia convenzionata e libera. La rigenerazione degli scali Farini e San Cristoforo rientra nel grande progetto di riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che occupano una superficie di 1milione e 250mila metri quadrati. Ora partirà una fase di consultazione pubblica. Primo incontro il 17 aprile a Palazzo Marino.
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