In arrivo il dl Crescita contro la recessione

ROMA Deducibilità dell’Imu sui capannoni alzata al 50% e ripristino del “superammortamento” al 130% per gli investimenti in beni strumentali (fino a 2,5 milioni e auto escluse). Sono due delle misure più forti contenute nelle bozze del dl Crescita, che dovrebbe approdare venerdì in Consiglio dei ministri. Una cura d’urgenza anti-recessione – dalle misure fiscali alla tutela del Made in Italy – ma la coperta è corta. Tra gli interventi annunciati spiccano le nuove risorse per il Fondo di garanzia per la prima casa, il bonus per la «valorizzazione dell’edilizia» (con possibilità di variazione volumetrica) e lo stop ai marchi che sfruttano le parole che fanno pensare all’Italia.
Il marchio storico
Nasce poi il «marchio storico di interesse nazionale», con possibili aiuti di Stato e disincentivo alle delocalizzazione all’estero. Previsti contributi ai Comuni per energia e sviluppo sostenibili (600 milioni per il 2019) e incentivi alle imprese che si finanziano con obbligazioni, oltre ad un Piano per il Sud. Nel frattempo, però, Unimpresa fa notare che il debito pubblico ha sfondato tutti record, crescendo di 71 miliardi nell’ultimo anno a 2.358 miliardi complessivi, al ritmo di 6 miliardi al mese.
Bene i conti di Fs
Ottimismo da Ferrovie dello Stato, che archiviano il 2018 con ricavi operativi per 12,1 miliardi (+30%), un Ebitda di 2,5 miliardi (+7%) e un risultato netto di 559 milioni (+1,3%). «Per il 2019 prevediamo un ulteriore miglioramento», ha detto l’ad Battisti. Quanto ad Alitalia, «faremo l’operazione solo se ci sono le condizioni per un ritorno sugli investimenti».
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