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8:54 pm, 26 Settembre 18 calendario

È giallo sul dl Genova atteso dal Quirinale

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il Quirinale ha fatto sapere che «sta ancora attendendo» il testo del decreto Genova, più volte annunciato in arrivo dagli esponenti del M5S e della Lega. Ultimo il sottosegretario Siri, che ha assicurato che arriverà questa mattina. Ma il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, è più cauto: «Al massimo venerdì». Lo stop alla Ragioneria generale dello Stato sarebbe legato alla mancata indicazione dei costi e delle coperture, a partire da quelle per la ricostruzione del ponte stesso. «Siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio – ha commentato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani – bisogna ricostruire senza perdere tempo. Noi abbiamo proposto il governatore Toti come commissario, ma si è perso ancora tempo. Sono passati più di 40 giorni, un pasticcio».
Area sotto sequestro
Il ministro Toninelli chiama in causa la Procura di Genova: «Le attività indispensabili per la ricostruzione non potranno che seguire al dissequestro dell’area». Ma il governatore ligure Toti la vede diversamente: «Le esigenze di verità e di giustizia per le vittime e per le famiglie sono la priorità delle priorità. Il tempo di cui la procura avrà bisogno è giusto che lo abbia tutto».
Intanto il ministro Toninelli ha chiarito i contenuti del decreto. «Il governo non interviene direttamente nella scelta del contraente, ma pone al Commissario precisi paletti normativi, quantomeno per evitare che la scelta determini indebiti vantaggi competitivi nel sistema delle concessioni autostradali», ha detto rispondendo a un’interrogazione sulle modalità per pervenire alla revoca della concessione dell’autostrada A10 e sulla scelta dei soggetti cui affidare la ricostruzione del ponte Morandi. «La sorte delle concessioni autostradali – ha aggiunto – dipende dalla procedura di contestazione dell’inadempimento avviata dal ministero dei Trasporti e non trova alcuna regolazione nel decreto legge».
Appello della Casellati
Si è fatta sentire anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati: «Desidero esprimere la mia preoccupazione e un auspicio perchè, nel rigoroso rispetto dell’accertamento delle responsabilità, la risposta del mondo politico e istituzionale indichi la via più rapida per la costruzione del nuovo ponte e delle infrastrutture che collegano Genova all’Europa. Ho sempre Genova nella mente e nel cuore – ha concluso – soprattutto in queste ore, in cui mi auguro si materializzi una risposta importante ed efficace alla ferita ed al dolore della città».
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26 Settembre 2018
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