Inchiesta Liguria
10:29 pm, 9 Maggio 24 calendario
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Corruzione, Toti domani davanti ai giudici

Di: Redazione Metronews
Corruzione Toti
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Corruzione, Toti domani comparirà davanti ai giudici per l’interrogatorio di garanzia. Probabilmente si avvarrà della facoltà di non rispondere.

Corruzione, Toti domani davanti ai giudici

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere domani davanti al gip Faggioni nell’interrogatorio di garanzia, dopo l’arresto per corruzione. «Preferisco non anticipare la scelta, ma mi sembra abbastanza conseguente e logica nella misura in cui abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e l’abbiamo nelle nostre mani solo da ieri – ha detto il suo avvocato Stefano Savi, in un video diffuso dallo staff del governatore – Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni – aggiunge – dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni». Il governatore è ai domiciliari. L’interrogatorio è previsto domani alle 14 in tribunale, a Genova.

Il legale del presidente della Liguria: «È reattivo, sta studiando le carte»

«Si è immerso anche lui nella lettura degli atti in modo da conoscerli, sta lavorando e si sta preparando anche lui. Umanamente è chiaro che queste sono cose che segnano, però l’ho trovato molto reattivo, nel senso che si è impegnato fin da subito. Ha avuto una prontezza di spirito non da poco per essere lucido quanto è necessario per affrontare la difesa». Lo ha detto Stefano Savi, legale del presidente della Liguria, Giovanni Toti, rispondendo alle agenzie di stampa sulle condizioni del suo assistito, da martedì ai domiciliari per corruzione.

La difesa di Toti: «Nessuna anomalia nelle spese del Comitato»

«La tracciabilità dei denari, sia in entrata che in uscita, è totale». Stefano Savi è sicuro di poter dimostrare la correttezza nella gestione dei soldi arrivati al Comitato per sostenere l’attività politica di Toti. Una correttezza che per l’avvocato si desume dalle stesse carte della procura di Genova.

«In entrata sono gli stessi atti che ce lo dicono: non è contestato nulla in relazione a fatti che non siano assolutamente rientranti nella normativa di legge che prevedono che tutto avvenga nella maniera più trasparente possibile e così è stato» spiega Savi. «E abbiamo la possibilità anche di dimostrare che questi denari sono stati spesi tutti per necessità di tipo politico connesse all’attività del presidente, delle persone che lavoravano con lui o che avevano connessioni politiche con lui. Non c’è stata nessuna anomalia nella spesa, né a titolo personale, né a nessun altro titolo» conclude il difensore.

 

9 Maggio 2024
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