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7:48 pm, 13 Marzo 18 calendario

I falchi della Casa Bianca una donna a capo della Cia

Di: Redazione Metronews
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USA Nuovo terremoto alla Casa Bianca. Il presidente Donald Trump ha licenziato il segretario di Stato, Rex Tillerson – per «divergenze di mentalità e di vedute», dal nucleare iraniano ai rapporti con Pyongyang – e al suo posto ha nominato il direttore della Cia, il “falco” 54enne italo-americano Mike Pompeo. Nel giro di poltrone, a capo della Cia arriva un’altra “dura”, la 56enne Gina Haspel, che sarà la prima donna a guidare l’agenzia d’intelligence americana. Haspel si sposta di poco, perchè fino ad oggi era la vice di Pompeo, nominata appena un anno fa. Si è fatta le ossa come responsabile di uno dei “black site”, i centri segreti per la detenzione di jihadisti.
Torture sui prigionieri
Era il 2002 quando Haspel ha diretto il centro chiamato in codice “Occhio di gatto”, in Thailandia. Tra i suoi priginieri, due esponenti di Al Qaeda, Abd al-Rahim al-Nashiri e Abu Zubaydah, che vennero sottoposti a interrogatori conditi da torture come deprivazione del sonno, teste sbattute contro i muri e “waterboarding”. Tanto che il Centro europeo per i diritti umani e costituzionali nel 2017 aveva chiesto al procuratore generale della Germania di procedere contro la Haspel per aver sovrainteso alle sevizie: Ma in Usa è stata invece premiata con il “George Herbert Walker Bush award” per l’eccellenza nell’antiterrorismo, la medaglia al merito dell’intelligence, il “Presidential rank award” e il “Donovan award”. Al suo rientro dalla Thailandia, le fu assegnato il delicato incarico di capo dello staff di Jose Rodriguez, che allora dirigeva l’unità antiterrorismo della Cia. Qui si premurò distruggere decine di video girati nel centro in Thailandia. Ciò non le ha impedito di essere nominata nel 2013 vice direttore dell’unità per le operazioni sotto copertura e nel 2017 vice direttore della Cia.
Addio a Tillerson
Quanto ai rapporti fra Trump e Tillerson, erano in crisi da tempo. Per il presidente «sprecava tempo» a negoziare con la Corea del Nord. Per Tillerson, papale papale, Trump «è un idiota». Ben altra sintonia tra il presidente e Pompeo, un “falco” che ha definito l’Iran «il più grande Stato sponsor del terrorismo» e bollato il presidente russo Vladimir Putin come «pericoloso». Con Pompeo al fianco, Trump preparerà il prossimo faccia-faccia con il leader nordcoreano, Kim Jong-un, e si farà scortare nei negoziati con le potenze mondiali, irritate dai dazi su alluminio e acciaio.
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13 Marzo 2018
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