Olimpiadi di Peyongchang per ora vince solo il freddo

GIOCHI OLIMPICI Nelle Olimpiadi che hanno segnato (almeno in apparenza) il disgelo tra le due Coree il vincitore è il gelo. Quello vero. Venticinque gradi sotto zero e raffiche di vento siberiano fino ai cento all’ora. Così, il cancelletto di partenza dello sci alpino e dello slalom gigante femminile (dove l’Italia ha ambizioni di medaglia con la Goggia e la Brignone) è rimasto chiuso. Una tormenta minaccia la combinata. Il programma dello slopestyle è andato avanti tra una caduta e l’altra («una lotteria», per le atlete) e le “Olimpiadi” le hanno fatte gli organizzatori nel riscrivere il calendario tra le proteste. Il pericolo è di non assegnare una medaglia, cosa mai avvenuta prima. O di “allungare” la durata dei Giochi, altro inedito. Intanto, Carolina Kostner non è bastata a portarci una medaglia. Il team event di pattinaggio di figura non ce l’ha fatta a scavalcare gli Usa ed ha chiuso al quarto posto. «Che cosa manca all’Italia per fare l’ultimo salto? Mille piste in più -ha detto Carolina Kostner – siamo una mini nazione in confronto alle altre quattro in questa finale, penso che dobbiamo essere molto orgogliosi – ha proseguito – L’obiettivo era quello di essere qui in finale». Tra gli altri risultati di ieri il mesto quindicesimo posto di Dorotea Wierer nella gara 10 chilometri a inseguimento di biathlon. Dominik Windisch (unica medaglia azzurra finora) ha invece chiuso sedicesimo. Nel pattinaggio velocità, decima Francesca Lollobrigida. Venticinquesima invece l’altra italiana in gara, Francesca Bettrone.
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