Berlusconi saluta il Milan è cinese
CALCIO Silvio Berlusconi non è più il proprietario del Milan. Si chiude un’era per il calcio italiano durata 31 anni. Sotto la sua presidenza il club rossonero ha vinto 29 trofei, diventando uno dei club più vincenti al mondo. Da oggi il nuovo proprietario del Milan si chiama Li Yonghong e viene dalla Cina. Dopo l’Inter, quindi, anche l’altro club di Milano passa nelle mani di magnati provenienti dall’Estremo Oriente. Un segno dei tempi, di un mondo e di un calcio che cambia. Nella giornata di ieri, esattamente alle 14.02 Fininvest ha finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, del Milan. «Lascio oggi, dopo più di trent’anni, la titolarità e la carica di Presidente del Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere. Ringrazio tutti, nominarli è impossibile ma voglio ricordare per primo Adriano Galliani», ha dichiarato Berlusconi. La finalizzazione odierna ha dato piena esecuzione al contratto di compravendita firmato dall’addi Fininvest, Danilo Pellegrino e da David Han Li, rappresentante di Rossoneri Sport Investment Lux, lo scorso 5 agosto 2016 e rinnovato il 24 marzo scorso. Il Milan è stato valutato 740 milioni di euro, compresi debiti (stima giugno 2016) per 220 mln. Tantissime le testimonianze di affetto per Berlusconi e anche tanti gli interrogativi per il futuro. «Credo che oggi sia un giorno molto triste per tanti milanisti.Poi magari le cose andranno anche meglio ma il fatto che non ci sia più la famiglia Berlusconi alla guida del Milan per me è triste». Così Mauro Tassotti. « Silvio Berlusconi? Un genio. Oggi era amareggiato e io pure», firmato Arrigo Sacchi. «Berlusconi un visionario con lui una nuova era per il calcio italiano» è la dedica di Fabio Capello. Tra i tanti commenti anche gli auguri alla nuova proprietà del sindaco di Milano Giuseppe Sala.
C.CR.
© RIPRODUZIONE RISERVATA