Nainggolan sicuro la Roma può battere chiunque

CALCIO Che la Roma stia volando lo dicono i numeri: dopo la vittoria di San Siro ai danni dell’Inter Luciano Spalletti ha toccato lo score di 105 punti conquistati in 45 partite. Mai nessun allenatore come lui sulla panchina dei giallorossi, con una media punti di 2,33 punti a partita uscita dal filotto di 33 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. Non bastassero i numeri, ieri l’uomo del momento, Raja Nainggolan (il «tuttocampista», secondo una recente definizione) ha ribadito il concetto: «Siamo in corsa su tre fronti – ha detto il belga al sito della Uefa – e se facciamo il nostro calcio possiamo battere chiunque». Domani c’è la Lazio in Coppa Italia, l’urna dell’Europa League ha detto Lione e poi c’è la Juve, sempre lì davanti. «  Siamo ancora in corsa in tre  competizioni, possiamo ancora vincere tre trofei. In questo momento  siamo concentrati sul campionato». E poi, su Dzeko tornato bomber: «Nessuno  aveva dubbi su di lui. L’anno scorso non segnava come quest’anno.  Giocare in Italia non è facile, ma tutti sapevamo di avere a  disposizione un grande attaccante». In attesa che venga costruito il nuovo stadio  Spalletti ha messo su una fortezza in difesa: 23 gol subiti (solo la Juve è stata meno battuta), con uno schieramento che esalta la fisicità dell’argentino e la rapidità del greco e di Rudiger. Poi c’è il rinascimento bosniaco di Dzeko, a cui Spalletti ha saputo cucire addosso una squadra che ne esalta le potenzialità. E Nainggolan, grinta, cuore, polmoni ma anche già nove gol: quasi un record nel ruolo. Ed ecco che con  7 vittorie su 8 gare nel  2017 la Roma targata Spalletti ha superato il primato della versione  Rudi Garcia. Ma ora serve tenere la barra dritta. Domani c’è il derby di Coppa Italia con la Lazio (rivincita, per qualche verso, di quella finale persa proprio con i cugini nel 2013) e sabato c’è il Napoli che tenterà il colpo per il secondo posto. Per questa Roma, gli esami non finiscono mai.
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