Il derby è della Roma Lazio, errori fatali

CALCIO Non sapremo mai perché Wallace abbia deciso di uscire dall’area palla al piede e di saltare Strootman. Ma è certo che è stato questo errore fatale ad aver aperto la prima falla nei sogni di gloria della Lazio. Strootman segnerà l’1-0, e Nainggolan 12 minuti dopo affonderà con una cannonata quel che restava delle ambizioni laziali (complice anche Marchetti). Eppure quella di ieri è stata una bella Lazio. Nel primo tempo ha dominato, costringendo la Roma a difendere a tratti con cinque difensori (ma senza impensierire più di tanto Szczesny). È stato un primo tempo fisico, in cui gli uomini di Inzaghi hanno cercato di sfruttare la velocità di Anderson e Keita. La Roma ha trovato densità a centrocampo e, non potendo contare sulle incursioni supersoniche di Salah ed El Shaarawy, ha faticato ad affacciarsi nella metà campo laziale. Siccome però il Dio del calcio è burlone, le reti nel secondo tempo arriveranno proprio da due centrocampisti. Ci sarà tempo per una rissa dopo il  primo gol (innescata da Cataldi, intervenuto per frustazione dalla panchina ed espulso) e per qualche giocata d’orgoglio della Lazio a partita ormai persa. Il derby numero 145 è della Roma: gli uomini di Spalletti riconfermato la supremazia cittadina, si prendono tre punti d’oro in chiave Champions, riagganciano i rossoneri al secondo posto e restano in scia della Juve, a -4. Ma gli esami non finiscono mai: ora c’è il Milan. 
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