USA2016
10:35 am, 9 Novembre 16 calendario

Il discorso del presidente Trump trionfa e parla a tutti gli americani

Di: Redazione Metronews
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USA «Sarete fieri di me, mi metterò subito al lavoro e sarò il presidente di tutti gli americani». Dopo la clamorosa vittoria nella corsa alla Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump, ha fatto il suo discorso della vittoria nella ballroom dell’hotel Hilton, nel cuore di Manhattan, promettendo al Paese unità dopo la violenta campagna elettorale contro la candidata democratica, Hillary Clinton. «È giunto il momento di cicatrizzare le ferite, il popolo americano è uno solo e dobbiamo essere uniti. A tutti i repubblicani e democratici e indipendenti nel Paese, io dico è arrivato il momento di essere un popolo unito. Lo prometto a tutti i cittadini del Paese. Sarò il presidente di tutti gli americani e questo è estremamente importante per me». Affiancato dal vice Mike Pence, Trump ha raccontato che la Clinton lo ha chiamato per ammettere la sconfitta. E dopo settimane e mesi in cui l’aveva chiamata crooked Hillary, la corrotta, e nasty woman, donna cattiva, ha avuto toni decisamente più concilianti: «Hillary ha lavorato a lungo e duramente per tanto tempo. E ho nei suoi confronti un debito di gratitudine per il suo servizio al Paese. Lo penso davvero».   «Chi mi ha portato alla Casa Bianca è un movimento composto da americani di ogni razza, religione, ideali, che si aspettano che il governo sia al servizio della gente e saràveramente così», ha assicurato.  «Il nostro Paese non sarà secondo a nessuno». «Raddoppieremo la nostra crescita e avremo l’economia piiù forte del mondo», ha assicurato. «Spero che alla fine dei 4 anni, e forse anche 8 anni, direte che veramente valeva la pena lavorare per questo e che sarete orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. La campagna è terminata ma il nostro lavoro è appena all’inizio».  Donald Trump ha promesso di mettersi subito al lavoro e di rendere gli americani fieri del loro presidente.
Chi è Donald Trump
Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Non ha mai ricoperto un incarico politico. Figlio del costruttore newyorkese Fred Trump, di cui ha ereditato l’impresa trasformandola in un impero, ha cinque figli e si è sposato tre volte. «Io non sono un politico. I politici parlano ma non agiscono. Io sono il contrario», affermò quando si è presentato per la corsa alla Casa Bianca. Prima della corsa per la Casa Bianca Trump negli Usa era già molto noto con una biografia degna di un copione hollywoodiano.
Nato il 14 giugno 1946 nel borough del Queens a New York, è il quarto di cinque figli del costruttore di origine tedesca Fred Trump e della casalinga di origine scozzese Mary MacLeod. A 13 anni il padre lo ritirò da scuola dopo che aggredì un insegnante, trasferendolo all’Accademia militare locale. Il Donald bambino, raccontano suoi coetanei, era “un bullo fanfarone” che diceva “parolacce a tutto volume”. Diplomatosi nel 1964, dopo aver raggiunto il rango di capitano, annunciò: “Un giorno sarò famoso”. Quattro anni dopo si laureò in economia alla Wharton School della University of Pennsylvania e divenne il favorito alla successione del padre nell’impresa di famiglia, Elisabeth Trump & Son, attiva a Brooklyn, Queens e Staten Island. Nel 1971 prese le redini dell’impresa e la ribattezzò The Trump Organization, trasferendosi nella più glamour Manhattan. Nel 1987 pubblicò libro ‘The Art of The Deal’ (cioè l’arte di fare affari), dove si legge “Gioco con le fantasie della gente” e in cui definisce “l’iperbole” una “forma innocente di esagerazione e una forma efficace di promozione”.
Come imprenditore, ha costruito un impero, a partire dalla lussuosa Trump Tower di 58 piani in piena Fifth Avenue, poi hotel, campi da golf e casinò (affare questo che gli è costato quattro fallimenti). Secondo Forbes, la fortuna di Trump ammonta a 4,5 miliardi di dollari, ma lui sostiene valga 10 miliardi. Nel mondo dello spettacolo, ha investito soprattutto nel ruolo di boss nel reality show sulla Nbc ‘The Apprentice”, che gli è valso una stella sulla Walk of fame, e nella proprietà di concorsi di bellezza come Miss Universo.
Il magnate non fuma né beve alcol a causa della morte del fratello maggiore Fred, scomparso a 43 anni perché alcolista. Un’altra sua peculiarità è quella di definirsi “ossessionato dai microbi”, quindi raramente stringe la mano alle persone.
Trump è stato coinvolto in diversi scandali a sfondo sessuale, sia per insulti che per molestie. Per questo anche all’interno del Partito Repubblicano molti si sono smarcati dal magnate, alcuni chiedendo che rinunciasse alla corsa.
OSVALDO BALDACCI

9 Novembre 2016
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