Salute
6:58 pm, 21 Settembre 16 calendario

Apocalisse antibiotici Italia maglia nera in Europa

Di: Redazione Metronews
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ROMA Una vera apocalisse che si abbatterà sulla salute a livello mondiale. E’ quella legata al fenomeno degli antibiotici resistenti che secondo l’Ocse porterà i 700 mila decessi annui per infezioni a 10 milioni di morti per questa causa nel 2050. Numeri da epidemia che supereranno quelli per tumore, diabete e incidenti stradali, con un impatto negativo di circa il 3,5% sul PIL mondiale secondo le stime del Fondo monetario internazionale. E nella classifica europea al primo posto c’è proprio l’ Italia, con le percentuali di resistenza tra le più elevate (7% – 10%). Nel nostro Paese le infezioni correlate all’assistenza colpiscono 284 mila pazienti ogni anno e causano fino a 7 mila decessi (con costi annui superiori a 100 milioni di euro). Dati di grande impatto rimbalzati durante il convegno “Una nuova resistenza contro la sfida globale dei superbatteri” organizzato a Roma dall’associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti”. Che ha snocciolato una carrellata di dati impressionanti: 100 mila miliardi il costo indiretto sull’economia mondiale, oltre 4 milioni i pazienti che vengono colpiti da infezioni batteriche negli ospedali europei e 25 mila le morti stimate per infezioni da germi resistenti nel Vecchio Continente. Per questo l’Unione Europea ha lanciato l’allarme definendo la resistenza agli antimicrobici come “un serio rischio per la salute umana ed animale”. I rimedi indicati nelle conclusioni? Attivare un’azione urgente e coordinata, prendere azioni significative per aumentare gli sforzi nella prevenzione delle infezioni e per cambiare il modo in cui prescriviamo e usiamo gli antibiotici per evitare che il mondo si trovi a fronteggiare un’era post-antibiotica in cui infezioni comuni potranno tornare ad uccidere. Insomma come ha sottolineato il presidente dell’Associazione Dossetti “Non basterà lavarci bene le mani per evitare il primo morto in Italia questo è certo”.
LUISA MOSELLO

21 Settembre 2016
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