Edifici scolastici, Renzi: Ancora molto da fare

ROMA. Quanto è sicura la scuola di mio figlio? Una domanda ricorrrente fra i genitori italiani, ma i soffitti continuano a crollare e gli intonaci a sbriciolarsi. La Buona Scuola ha messo in campo una cifra consistente per mettere in sicurezza e ristrutturare gli edifici scolastici italiani. «Gli edifici scolastici italiani», ha detto ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, «sono messi un po’ meglio rispetto a qualche anno fa, anche se c’è ancora moltissimo da fare». Lo sforzo  per rendere sicure 42.292 strutture scolastiche, frequentate ogni giorno da quasi 8 milioni di alunni e da oltre un milione tra docenti e personale scolastico, è consistente: quasi 6 miliardi di euro impegnati, stanziati e in parte anche spesi. Si tratta in particolare di 4,2 miliardi per il 2015-16 e 1,7 per il 2016-17. Sui 7 mila interventi diagnostici previsti sui solai, nel 2015-16 sono state svolte 1,7 mila verifiche. Secondo il Miur su 41.666 edifici in tutta Italia ben 18.817 ricadono in zone sismiche di prima e seconda categoria: quelle dov’è possibile che si verifichi un terremoto violento. Come Amatrice, comune distrutto dal terremoto, dove oggi prenderà avvio regolarmente l’anno scolastico.  «Un primo segnale di ritorno alla normalità per bambini e ragazzi, e per le loro famiglie», sottolinea la Protezione Civile. Gli alunni saranno ospitati nella nuova scuola allestita in moduli prefabbricati.
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