Atleta cinese positiva ma ammessa a Rio

ROMA Non c’è pace per i casi di doping alla vigilia delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un nuovo giallo vede al centro un marciatore. Con il caso di Alex Schwazer ancora tutto da risolvere e che l’8 agosto dovrebbe concludersi, almeno per quanto concerne la partecipazione o meno alla prova olimpica sulla 50 chilometri ritrovandosi dinnanzi al Corte del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, la cinese Liu Hong, campionessa e primatista mondiale della 20 km, è stata trovata positiva al controllo antidoping post gara in occasione del Mondiale per Nazioni di marcia del 7 maggio a Roma da lei dominato. Della positività della marciatrice cinese, allenata dal tecnico piemontese Sandro Damilano, la Iaaf ha dato comunicazione nel suo report mensile dei casi doping aggiungendo che l’atleta ha già scontato la squalifica di un mese (13 giugno-13 luglio).
Non dichiarata la sostanza
Singolare il fatto che, a differenza della normale prassi di quando ci si trova difronte ad un atleta positivo all’antidoping la sostanza vietata trovata nel sangue o nelle urine dell’atleta viene indicata, questa volta la Iaaf non comunica il nome del prodotto (o quantomeno il principio dello stesso) eventualmente assunto. Altro mistero, perchè alla Liu Hong sia stato consentito di gareggiare, e poi vincere, il 28 maggio alla gara del Iaaf Walking Challenge di La Coruna in Spagna. Per il momento resta certa la partecipazione della Hong ai Giochi di Rio.
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