terrorismo
8:06 pm, 7 Giugno 16 calendario

Diretto verso la Siria con la moglie italiana

Di: Redazione Metronews
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BRESCIA Un cittadino tunisino è stato espulso dall’Italia con provvedimento del ministero dell’Interno dopo che dalle indagini della Digos di Brescia era emerso un «concreto rischio» che stesse per partire per la Siria con la moglie, un’italiana di 30 anni. L’operazione rientra in un’indagine sul fenomeno del «convertitismo di giovani italiane, collegato alle unioni con fanatici simpatizzanti dell’Isis». La donna è indagata per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo. Dall’attività investigativa è emerso il suo percorso di radicalizzazione insieme al marito: aveva iniziato ad indossare il “niqab” completo e ad uscire raramente solo per incontrare il consorte.
Monitoraggio del web
Il monitoraggio dei profili Facebook della coppia ha rivelato forme crescenti di esaltazione dell’Isis e di propensione al martirio per entrambi. La donna scriveva sulla bacheca: «Io vivo qui solo con il mio corpo, la mia anima e il mio pensiero sono in un posto molto lontano…» e «Allah ti chiedo una morte nel tuo sentiero e ti chiedo una morte nel Paese del tuo profeta». La coppia, che non ha figli, si era sposata civilmente in Italia nel dicembre 2015 e nel 2010 aveva contratto matrimonio con rito islamico. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati sia supporti informatici, sui quali sono in corso approfondimenti, che i documenti validi per l’espatrio intestati alla donna.
Le spose dell’Isis
Sarebbero duemila le donne, in prevalenza europee e statunitensi, che hanno aderito alla causa jihadista. Una decina sono legate all’Italia. Come Alice Brignoli, 39enne lombarda partita per la Siria, o Maria Giulia Sergio, di Torre del Greco, che ha ha fatto perdere le proprie tracce nelle zone di guerra.
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7 Giugno 2016
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