Amministrative 2016
7:38 pm, 6 Giugno 16 calendario

Renzi ammette: sconfitti ma non troppo

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Non siamo tra quelli che dicono di aver vinto e non siamo contenti». Matteo Renzi ammette che il voto delle elezioni amministrative non è quello sperato dal premier e dal Pd. Nonostante ciò, non ci sta a leggere il voto come una sconfitta: «Nessuna debacle, ma vogliamo di piu». Renzi sottolinea i dati positivi, come quello di Beppe Sala in corsa a Milano e di Roberto Giachetti a Roma («che ha fatto un mezzo miracolo e ora speriamo ne faccia un altro»). E avverte: «Con i ballottaggi si riparte sempre da zero a zero».
Commissario in arrivo a Napoli
Il premier non nasconde invece che a Napoli c’è stata una botta tale da convincerlo a mandare presto un commissario del partito. «Nessuna lettura politica di queste elezioni – ribadisce però Renzi – non è stato un voto nazionale e con dati a macchia di leopardo è difficile fare un quadro. Inoltre il Pd è quasi ovunque sopra al 40% e su circa 1.300 Comuni ne abbiamo conquistati quasi mille. Quelli che oggi brindano credo che pecchino di superficialità». Infine a quanti ipotizzano un riflesso negativo sul referendum di ottobre, replica: «Sono due partite diverse, non sono preoccupato».
Il M5S canta vittoria
A cantare vittoria è il M5S, che parla di «risultato storico» e promette: «Ora cambiamo tutto». Le vittorie date per certe dai grillini ai ballottaggi saranno il gong di una «rivoluzione gentile, a cui partecipano sempre più persone – commenta Luigi Di Maio – i cittadini hanno restituito a Renzi il “ciaone” e lui fa finta di nulla». Per Forza Italia e il centrodestra si apre una riflessione. Mentre il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, fa balenare l’ipotesi di un appoggio a Virginia Raggi nel ballottaggio romano (poi smentito da Fi), l’asse Meloni-Salvini pensa al dopo. «La leadership non mi interessa – assicura il leader della Lega – ma dal 20 giugno, chiusi i ballottaggi, chiederò un’assemblea di tutti quelli che non vogliono morire renziani per stendere un programma di dieci punti per una nuova coalizione che guarda al futuro». Anche Giorgia Meloni guarda avanti e mette in guardia: «Vogliamo ricostruire il centrodestra, ma nulla sarà più come prima. Non vogliamo stare insieme per forza».
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6 Giugno 2016
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