Rosboch: Defilippi parla delle due “ex”

TORINO. «Mi dispiace per quello che è successo, per la morte di Gloria». Gabriele Defilippi, il giovane di Castellamonte in carcere con l’accusa di omicidio per aver ucciso, insieme all’amico e amante Roberto Obert, Gloria Rosboch, ha esordito così, ieri mattina, nel corso di un secondo lungo interrogatorio a Ivrea davanti al procuratore capo Giuseppe Ferrando. Al centro del confronto la giornata del 13 gennaio quando Gloria Rosboch venne attirata in una trappola da Gabriele, con la promessa di restituirle i soldi, e poi brutalmente uccisa. Il ragazzo continua a incolpare l’amico Roberto dell’omicidio: nella sua ricostruzione, infatti, è Roberto a strangolare Gloria in auto con un laccio per poi costringerlo ad aiutarlo a far sparire il cadavere. Una ricostruzione speculare a quella di Obert. Per questo è stato programmato, fra due settimane, un confronto davanti al magistrato. Non solo. Gabriele avrebbe chiarito anche i ruoli delle due ex Efisia Rossignoli e Sofia Sabouh. La prima era già indagata per truffa da alcune settimane. Gabriele l’aveva convinta a telefonare alla Rosboch, fingendosi direttrice di banca, per dirle che i 187mila euro che aveva consegnato a Defilippi erano al sicuro. Adesso contro la donna penderebbe anche l’accusa di omicidio. Ancora più incerto il ruolo dell’ex fidanzata Sofia Sabouh che forse sapeva di quello che Gabriele stava per fare e ha fatto finta di nulla. Anche lei sarebbe indagata, ma al momento la procura non conferma. Infine il giovane ha insistito nel difendere la madre, Caterina Abbattista. La donna, anche lei in carcere per concorso morale in omicidio, continua a professarsi innocente e verrà interrogata mercoledì prossimo. Nei prossimi giorni, invece, verranno conferiti gli incarichi ai consulenti per alcuni accertamenti irripetibili sull’auto usata per il delitto. 
REBECCA ANVERSA