Italia-Spagna 1-1 Il calcio batte la paura
CALCIO Due partite al prezzo di una al Friuli di “Udine”: l’amichevole di lusso Italia-Spagna da un lato, e la partita contro la paura del terrorismo dall’altra. Una bella, l’altra rinunciabile. Così, se in campo le squadre hanno dato vita ad una gara interessante, fuori dal rettangolo verde s’è visto uno spettacolo inconsueto, scandito da controlli capillari in ogni porta d’accesso agli spalti, metal detector come negli aeroporti per ogni singolo spettatore (23mila) ed unità cinofile anti esplosivo a fiutare dappertutto. Prima del fischio d’inizio minuto di raccoglimento per le vittime dell’odio a Bruxelles, per gli studenti vittime dell’incidente stradale in Spagna. E forse anche per il Dio del calcio, Johan Cruyff, che ieri ci ha lasciati. Si vede comuncque una buona Italia (timorosa all’inizio, poi via via più sciolta), nonostante le assenze in difesa di Chiellini e Barzagli. De Gea lavora più di Buffon: al 15’ comincia la sua serata parando un siluro angolatissimo di Candreva. Poi è Pique a mettere fuori un pallone che Giaccherini aveva indirizzato nel sacco. Il pubblico, intanto, fa festa, applaude e tifa; segno che lo sport vince sulla paura. Ci prova Morata a rovinare la festa con un passaggio: Buffon arriva un attimo prima di Aduriz. Nel secondo tempo due fiammate (di Insigne e Florenzi) fanno da apripista al gol di Insigne (servito col contagiri da Giaccherini). Ma la festa dura poco perchè Aduriz, due minuti dopo, pareggia (in fuorigioco). È, comunque, una bella Italia, che gioca con continui cambi di fronte. E Bernardeschi è la bella sorpresa. «Ho avuto le risposte che cercavo – ha detto Conte – ma ora testa bassa e lavorare». Martedì a Monaco, la Germania.
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