TERRORISMO/BRUXELLES
11:13 am, 23 Marzo 16 calendario

Terrorista arrestato non è Najim Laachraoui

Di: Redazione Metronews
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BRUXELLES L’uomo arrestato ad Anderlecht, nella zona di Bruxelles, non sarebbe Najim Laachraoui, la persona con il cappello ritratta nella fotografia dei presunti attentatori dell’aeroporto Zaventem. Lo afferma La Libre. Anche se in un primo tempo sebrava così.
Il terzo uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Zaventemn, teatro della strage terrorista di ieri in Belgio non sarebbe, dunque, l’artificiere del gruppo di terroristi.
 Quindi sarebbe ancora a piede libero, stando alle utlime notizie, Laachraoui l’uomo con il cappellino da pesca e la giacca chiara che spingeva il terzo carrello con i bagagli nella foto scattata ieri mattina all’aeroporto di Zaventem pochi minuti prima che i suoi due compagni si facessero saltare in aria. Najim Laachraoui, 25 anni, era partito per la Siria nel febbraio 2013 e è ritenuto anche l’artificiere delle stragi nella capitale francese perché il suo Dna è stato trovato sul materiale esplosivo usato per gli attentati.
Ricercato dal 4 dicembre è sfuggito usando la falsa identità di Soufiane Kayal a un controllo alla frontiera austro-ungherese mentre si trovava in auto con Salah Abdeslam, il kamikaze mancato di Parigi arrestato venerdì scorso, e Mohamed Belkaid, il 35enne logista algerino del gruppo uciso dalla polizia a Forest.
Gli inquirenti ritengono che fosse Belkaid il destinatario dell’Sms “siamo partiti, si comincia” inviato la sera del 13 novembre da uno dei kamikaze del Bataclan a un celullare localizzato in Belgio. 
Intanto Bruxelles, “colpita al cuore” come ha detto ieri il primo ministro Charles Michel, vuole tornare a vivere e il giorno dopo le terribili stragi dell’aeroporto e della metropolitana nel quartiere europeo prova un ritorno almeno parziale alla normalità.
Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta, ma questo non ha bloccato la vita cittadina: in teoria, le scuole e gli uffici sono aperti, così come negozi, bar e ristoranti.
Lo shock ha però convinto molte persone a rimanere a casa, e anche i turisti, presenti numerosi a pochi giorni da Pasqua, sono alle prese con una città in lutto, con i principali musei che restano ancora chiusi.
I mezzi del trasporto pubblico circolano solo in parte, e anche il traffico automobilistico è molto ridotto. Nella zona europea, che è anche quella in cui ieri una bomba ha provocato una ventina di morti e oltre un centinaio di feriti, lo spiegamento di forze è notevole, e ci sono ancora molte strade chiuse al traffico; un ampio perimetro di sicurezza è stato stabilito anche oggi attorno alla fermata Maalbeek del metrò, a 24 ore dall’esplosione assassina. 
AGI

23 Marzo 2016
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