Ue, crisi umanitaria sulla rotta balcanica

GRECIA  La crisi migratoria preoccupa l’Unione europea, che dà ordine agli Stati membri di essere pronti a crisi umanitarie lungo la via dei Balcani. In vista dei possibili sviluppi, «esortiamo tutti gli Stati e gli attori lungo la rotta balcanica a preparare i necessari piani d’emergenza per poter rispondere alle esigenze umanitarie». 
Intanto la polizia greca ha iniziato a trasferire i migranti dal confine con la Macedonia, dopo che migliaia sono rimasti bloccati a causa dei nuovo limiti imposti dalla Macedonia. I profughi avevano occupati i binari della ferrovia nella zona di Idomeni, dove si trova un campo di accoglienza, dopo aver tentato di superare comunque il confine. A Idomeni i migranti bloccati erano circa 1.200, in gran parte afghani o persone senza documenti validi. Intanto altri 1.250 profughi sono arrivati ad Atene in traghetto, dopo aver raggiunto le isole greche attraversando il Mar Mediterraneo. «Siamo molto preoccupati per le recente decisione dell’Europa di chiudere le proprie porte ai rifugiati afgani, specialmente in questo periodo in cui il numero delle vittime civili nel paese asiatico ha raggiunto livelli altissimi. Nel solo 2015 un quarto dei civili che hanno perso la vita nel conflitto erano bambini», ha affermato il responsabile di Save the Children neiBalcani. «Dividere rifugiati e migranti alle frontiere sulla base della sola nazionalità viola il diritto internazionale». 
L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) ha criticato le «pratiche restrittive» imposte da Paesi come Austria, Slovenia e Macedonia nei confronti dei migranti, chiedendo all’Europa di avere un approccio coordinato per affrontare la crisi. 
Sono 100 mila i migranti e rifugiati arrivati in Europa, attraversando il Mediterraneo, nei due mesi dall’inizio dell’anno: lo ha reso noto l’Organizzazione internazionale per i migranti. Oltre 102 mila sono approdati in Grecia e 7.500 in Italia. Nel 2015 la quota 100 mila fu superata solo all’inizio dell’estate. Si sono registrati 410 morti in naufragi.
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