Draghi: sulle banche tensioni immotivate

ROMA Il presidente della Bce, Mario Draghi, scende in campo con forza e riporta un po’ di sereno sui mercati finanziari annunciando che è pronto a ricaricare il bazooka del “quantitative easing”, estendendo gli stimoli monetari per rafforzare l’inflazione, già dal prossimo vertice Bce in programma a marzo. E l’annuncio mette subito il turbo alle Borse europee. Il direttivo Bce – che intanto ha lasciato tutti i tassi invariati – «ha il potere, l’intenzione e la determinazione per agire – ha detto Mario Draghi – e non ci sono limiti a quanto possiamo estendere l’utilizzo di tutti gli strumenti a nostra disposizione».
Rassicurazioni agli istituti italiani
Draghi ha poi gettato acqua sul fuoco delle tensioni che hanno fatto crollare i titoli bancari italiane, nate a suo dire da una «confusione» perché «la richiesta di informazioni sui crediti deteriorati non è stata inviata solo agli istituti italiani ma anche a molti altri» e soprattutto con questa azione di sorveglianza Francoforte «non intende chiedere nuovi accantonamenti o nuovi capitali alle banche italiane».
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