Cop21, avanti tutta Vertice sul clima blindato

PARIGI «Non è stata presa in considerazione l’ipotesi di cancellare la Conferenza internazionale sul clima di Parigi». Lo affermano le fonti ufficiali del governo francese. Ma la tensione sulla decisione è alta, e non ha aiutato la richiesta dell’ex presidente Nicholas Sarkozy e dei Repubblicani di rinviare tutto per motivi di sicurezza. Secondo Le Figaro le diplomazie internazionali stanno valutando gli aspetti della scelta. E non è escluso nulla, anche se la macchina organizzativa è in movimento e questa conferenza sul clima è considerata un passaggio cruciale. Circa 118 capi di Stato e di governo sono attesi a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre: alle delegazioni è stato assicurato che «il livello di sicurezza e dei controlli sarà  rafforzato».
Muro di 30 mila agenti
Sono 30 mila gli agenti a presidio dei confini aerei e terrestri, in vista di Cop21. Una deroga straordinaria alle regole di Schengen che durerà per 30 giorni. «Non dobbiamo permettere che questo attacco influenzi la Conferenza – ci dice Enrico Brugnoli, direttore Dipartimento Terra Ambiente del Cnr – l’evento dovrebbe svolgersi nel segno della convivenza e della pace, senza distinzioni culturali e religiose. E faremo in modo che accada».
La Conferenza si terrà all’aeroporto di Le Bourget, alle porte di Parigi e la sicurezza sarà garantita anche da agenti delle Nazioni Unite. I giorni più complicati saranno il 7 e l’8 dicembre quando delegazioni governative, ricercatori, associazioni, convoglieranno a Le Bourget. Ma anche il 29 novembre e il 12 dicembre saranno da bollino rosso, quando sono previste la manifestazioni di protesta. Secondo fonti di polizia citate da Radio Montecarlo sarebbe già tardi per i controlli: diversi gruppi di black bloc provenienti da Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, Australia e Filippine sarebbero già arrivati nella capitale con l’intenzione di introdursi nei cortei pacifici.
STEFANIA DIVERTITO