Tunisia
5:15 pm, 5 Luglio 15 calendario

Terrorismo, la Tunisia in Stato di emergenza

Di: Redazione Metronews
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TUNISIA. «L’Italia è più che mai vicina» alla Tunisia, «costretta allo stato di emergenza contro il terrorismo», ha  affermato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni in un tweet dopo la proclamazione da parte del presidente tunisino Beji Caid Essibsi dello Stato di emergenza. «Aiuti, cooperazione economica e per sicurezza», ha aggiunto il titolare della Farnesina. Essibsi ha dichiarato per trenta giorni lo Stato di emergenza sabato, una settimana dopo la strage di 38 turisti, in gran parte britannici, sulla spiaggiadi un resort a cinque stelle di Susa.
«Le forze di sicurezza tunisine sono in stato d’allarme e noi siamo in stato di guerra» sono le parole utilizzate sabato dal presidente tunisino, che ha spiegato: «Lo statod’emergenza è giustificato dalla situazione eccezionale checi troviamo ad affrontare. Varrà per 30 giorni su tutto ilterritorio nazionale dopo il via libera del parlamento».  Essebsi ha giustificato questo provvedimento con lanecessità di combattere il terrorismo in quanto lo Stato islamico vuole instaurare un Califfato, mentre «noi vogliamoun paese democratico con un sistema repubblicano laico e nontorneremo indietro. Noi abbiamo una Costituzione laica e iterroristi vogliono il Califfato». Essebsi ha infine ringraziato «l’Algeria che sta al fianco della Tunisia nellalotta al terrorismo». 
Stato di emergenza: cosa prevede
Lo stato d’emergenza in Tunisia è stato disciplinato con un decreto legislativo del 1987 e sancisce le cause per cui le autorità decidono di applicare tale misura, «gravi attacchi contro l’ordine pubblico» o «calamità», e stabilisce inoltre che una volta terminato il periodo d’emergenza «le misure speciali adottate cessano il loro effetto». Dura circa una trentina di giorni, ma può essere prorogato in base ad alcuni particolari decreti. Durante il periodo in cui è in vigore, le autorità possono limitare «la circolazione di persone e autoveicoli»; vietare scioperi e manifestazioni; introdurre nuove regole sul permesso di soggiorno, vietandolo a tutti coloro che intralciano l’azione delle pubbliche autorità; e procedere al fermo di persone o al sequestro dei loro beni, per garantire la sicurezza della nazione.   Inoltre, il ministero dell’Interno può disporre l’arresto di qualsiasi persona sospettata di compiere attivita’ pericolose per la sicurezza e l’ordine pubblico; ordinare a tutti coloro che posseggono un’arma regolarmente registrata di consegnarla alle autorita’; stabilire la chiusura temporanea di teatri, cinema e luoghi di incontro, vietando anche assemblee pubbliche per evitare disordini.
In Siria: video dell’Isis con esecuzione
L’Isis ha diffuso un video che mostra una esecuzione di massa di 25 soldati siriani, giustiziati da ragazzini, nelle rovine dell’anfiteatro di Palmira. Secondo quanto si descrive nel filmato, l’esecuzione sarebbe avvenuta poco dopo la conquista della città, il 21 maggio. I soldati vengono uccisi a colpi d’arma da fuoco davanti ad una bandiera dell’Isis. L’Is, si legge sulla Bbc, sostiene che si tratti di soldati catturati a Homs. L’esecuzione di massa sarebbe  stata effettuata da giovani, forse anche di 13 o 14 anni.
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5 Luglio 2015
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