Lavoro
7:29 pm, 27 Maggio 15 calendario

Ocse: i giovani italiani sono incompetenti

Di: Redazione Metronews
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ROMA I giovani italiani si trovano in fondo alla classifica Ocse sulle “competenze spendibili” nel mondo del lavoro. Ultimi anche nelle classifiche sullo sviluppo di queste competenze e sulla loro promozione sul posto di lavoro. È lo sconfortante quadro che emerge dal rapporto dell’organizzazione di Parigi “Oecd skills outlook 2015”, dal quale l’Italia risulta inoltre ultima nell’area per integrazione dei giovani nel mondo del lavoro, in virtù del tasso di occupazione più basso dell’area Ocse (52,8%) e il secondo maggior numero di “Neet” che non studiano nè lavorano (26,1%; fa peggio solo la Spagna con il 26,9%).
Scarsa comprensione
Nel dettaglio sulle “competenze”, i giovani italiani tra i 16 e i 29 anni arrivano terzultimi alle prove sulla padronanza delle abilità matematiche (peggio solo Spagna e Usa) e ultimi in quelli per capacità di comprensione e stesura di testi scritti. Il podio di entrambe le classifiche è invece occupato da Finlandia, Olanda e Giappone. Ciò sembra derivare dalla bassissima percentuale di persone che hanno proseguito gli studi dopo la scuola secondaria: appena il 22,7% delle persone tra 25 e 34 anni, percentuale che consegna all’Italia un altro umiliante ultimo posto.
In fondo anche nell’occupazione
Ma, come detto, siamo anche l’ultimo Paese dell’area Ocse per occupazione giovanile: appena il 52,8% dei giovani tra i 25 e i 29 anni ha un’occupazione, contro una media pari nell’area al 73,7%. Penultima e terzultima in classifica sono rispettivamente Spagna (58,1%) e Slovacchia (66,9%). Il Paese con la maggior percentuale di giovani occupati è l’Olanda (81,7%), seguita da Austria (81,4%) e Giappone (81,2%). In Europa peggio dell’Italia solo la Grecia (fuori classifica Ocse). Infine l’Italia è il secondo Paese dell’area Ocse per numero di persone under30 nella condizione di “Neet” (non impegnati nè in un’occupazione nè in un percorso di studio o formazione). Dal rapporto Ocse risulta che gli under 30 italiani “Neet” sono il 26,1% del totale, a fronte di una media Ocse del 14,9%. Peggio solo la Spagna (26,9%).
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27 Maggio 2015
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