Bisogna poter presentare una richiesta di asilo europeo

ROMA Manlio Di Stefano, è membro per il Movimento 5 Stelle della Commissione Affari esteri.
Voi dite che bisogna fermare gli immigrati nel loro Paese, come?
Non nel loro Paese bensì nel Paese di partenza o transito. Significa dargli la possibilità, con una agenzia internazionale a spese di Onu e Ue, di chiedere asilo direttamente in quei territori. In questo modo avremo la certezza che non si imbarchino in viaggi della morte e che chi continua a farlo sia certamente un illegale.
Non significa farli morire lì?
Non vogliamo costringerli a stare nel loro Paese ma a viaggiare in modo legale. Un migrante che fugge da guerra o persecuzione è, per legge, un avente diritto d’asilo quindi potrà usufruire dell’agenzia internazionale. Il problema è che manca un sistema comune di asilo europeo, un potenziale rifugiato deve poter avere la possibilità di formulare richiesta di asilo all’Ue, non all’Italia, imvece l’Europa fa l’Europa solo quando si tratta di strozzare le economie. Dovremmo poi chiederci quale sia la causa delle guerre da cui fuggono: la Francia bombardò la Libia per prendersi il petrolio e a noi sono toccati i flussi migratori.
Siete a favore del corridoio umanitario?
Certo, le nostre proposte rappresentano proprio l’apertura di un corridoio umanitario.
Legate l’accoglienza dei migranti a un miglioramento delle condizioni di vita ed economiche in Italia. Cioè?
Più cresce la crisi più cresce l’intolleranza. È un dato. Il reddito di cittadinanza restituirebbe dignità agli italiani in difficoltà economica e li porterebbe ad accettare i migranti come una risorsa invece che come rivali.
SARA MELIS