Quirinale
9:14 pm, 29 Gennaio 15 calendario

Matteo e Silvio rompono ma forse soltanto un po’

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il Patto del Nazareno tiene o no? Che fine faranno le riforme? Quanto durerà il governo? E la legislatura? L’indicazione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica (elezione che secondo gli auspici di Renzi dovrebbe avvenire domattina) ha posto al centro del dibattito la questione dei rapporti fra le forze politiche e in particolare fra Berlusconi e Renzi. La scelta maturata dal premier ha molto deluso gli esponenti di Forza Italia (e di Ncd-Udc) per il metodo più che per la persona. Per cui ieri si sono susseguite dichiarazioni di fuoco. Lo stesso Berlusconi avrebbe detto ai grandi elettori di FI che il Patto del Nazareno è morto, che Renzi ha tradito la fiducia, e che ora il premier non avrà più i voti per portare avanti legge elettorale e riforma costituzionale. Ma allo stesso tempo lo stesso Berlusconi avrebbe deciso di lasciare via libera a Mattarella, prevedendo di votare scheda bianca anche sabato. Sempre più forti dentro il partito i dissensi sulla linea politica. Speculare la reazione a sinistra, Pd ricompattato e pronta adesione di Sel e altri di sinistra-centro: si festeggia la marginalizzazione di Berlusconi.
Critiche accese dai grillini e da Lega e Fdi, ma anche dall’interno della maggioranza di Renzi: Area Popolare (Ncd-Udc) contesta il metodo scelto di far emergere un candidato dall’assemblea del Pd (Mattarella ha ottenuto ieri l’unanimità) invece che in accordo con i partner di governo.
Il punto è: e adesso? In molti anche tra i protagonisti hanno gridato alla morte del Patto del Nazareno. Ma ci sono anche molti pompieri. La scelta di Mattarella non passerà senza conseguenze nei prossimi mesi, ma quali esse saranno non è facile prevederlo. Da una parte ci si potrebbe appunto trovare davanti a un “ritorno a sinistra” di Renzi, che si sgancia da Berlusconi. Con quali effetti (probabilmente negativi) sul governo, le riforme, i rapporti di forze, forse anche sulla possibilità di un voto anticipato? Oppure la sorpresa potrebbe avere un segno totalmente opposto: si potrebbe scoprire che Mattarella alla fine non è tanto osteggiato da Berlusconi, e magari le contrapposizione di queste ore è solo di facciata per parlare ai rispettivi elettori e continuare a lavorare insieme.
OSVALDO BALDACCI

29 Gennaio 2015
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