Quirinale, al via le consultazioni

ROMA. Donne, politici  e tecnici, da Amato a Finocchiaro, da Visco a Padoan sono ancora molti i nomi che si rincorrono e che, a seconda degli interlocutori, sono dati in pole position per il Quirinale. L’appuntamento è fissato per le 15 di giovedì, quando scatterà la corsa per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Da quel momento inizierà la seduta  comune del Parlamento, riunito a Montecitorio, che proseguirà senza soluzione di continuità fino a quando si conoscerà il nome del nuovo Capo dello Stato. 
La road map al Colle
Fissata la road map che porterà un nome al Colle: stamattina alle 9 Renzi incontra i 307 deputati del Pd, nel pomeriggio i 108 sentatori. Domani, la giornata clou (anche per il voto al Senato sull’Italicum): nella sede del Nazareno il premier guiderà la delegazione dem che incontrerà tutti partiti (tranne i 5 Stelle: «I giochi sono fatti, noi non ci fidiamo più di nessuno» ha detto Grillo sabato) per avviare ufficialmente le consultazioni che poteranno alla scelta del nuovo Capo dello Stato. Mercoledì, probabile nuovo giro di consultazioni informali; gli uffici di presidenza di Senato e Camera e le rispettive Conferenze dei capigruppo si riuniranno nella sala della Regina. Giovedì mattina Renzi riunirà i grandi elettori del Pd; alle 15 è fissata alla Camera la prima votazione.
 
In cerca di un accordo
Obiettivo di Renzi? Probabilmente arrivare ad eleggere il Presidente della Repubblica al quarto scrutinio e uscire senza “bruciarsi” da questa settimana complicatissima. Renzi per questo lavora  a blindare un accordo, prima di tutto tra le  “sue” minoranze e poi con il resto del Parlamento. «Mi auguro che ci sia una proposta unitaria, seria, autonoma», ha detto ieri l’esponente della minoranza dem Gianni Cuperlo. Probabile che non ci sarà un candidato di bandiera per le prime tre votazioni, ma alla quarta Renzi forse tirerà fuori un candidato al quale «nessuno dirà no».
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