Stangati gli automobilisti e i lavoratori autonomi
Ecco l’elenco delle 12 voci interessate dagli aumenti: acqua potabile; benzina e gasolio per autotrazione; multe per violazione del codice della strada; tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; pedaggi autostradali; contributi previdenziali per artigiani e commercianti; contributi previdenziali gestione separata Inps; birra e prodotti alcolici; tassazione dei fondi pensione; tassazione sulla rivalutazione del Tfr; riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita; Iva per l’acquisto del pellet.
«I soggetti interessati da questi aumenti – fa notare il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – saranno in particolar modo gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion, come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori. Oltre all’aumento del costo del carburante, dal 1° gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all’1,5% e le tasse per le auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dell’Inps. Per questi freelance l’aliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento».
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