Tasse
4:57 pm, 17 Marzo 23 calendario
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Consulta: le sanzioni tributarie devono essere proporzionate

Di: Redazione Metronews
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Anche le sanzioni amministrative tributarie devono essere proporzionate. A sancirlo è stata oggi la Corte Costituzionale nelle motivazioni della sentenza numero 46 del 2023, riguardante una questione di legittimità sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Bari sull’art. 1, comma 1, primo periodo, del d.lgs. N. 471 del 1997, che prevede: “[n]ei casi di omessa della presentazione ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive, si applica la sanzione amministrativa dal centoventi al duecentoquaranta per cento dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 250″.

Nella fattispecie del giudizio si era «in presenza di un contribuente che sì ha omesso di presentare la dichiarazione dei redditi relativa al regime fiscale del consolidato, ma, da un lato, ha tempestivamente presentato la propria dichiarazione, in tal modo esponendosi inequivocabilmente ai controlli dell’Agenzia delle entrate, e, dall’altro, ha comunque interamente versato, sebbene in ritardo, ma prima di aver ricevuto qualsivoglia avviso di accertamento, le imposte dovute».

Secondo i giudici, «L’art. 7 del d.lgs. n. 472 del 1997, prevedendo la possibilità di ridurre le sanzioni fino a dimezzarle, si pone come “una opportuna valvola di decompressione che è atta a mitigare l’applicazione di sanzioni” che “strutturate per garantire un forte effetto deterrente al fine di evitare evasioni anche totali delle imposte”, tendono a divenire draconiane quando colpiscono contribuenti che invece tale intento chiaramente non rivelano».

17 Marzo 2023
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