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1:54 pm, 20 Aprile 22 calendario

I più ricchi evadono il 25% dei redditi con l’offshore

Di: Redazione Metronews
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«Le stime disponibili suggeriscono che l’1% più ricco (che possiede fino al 40% della ricchezza in alcuni paesi) evade fino al 25% delle tasse sul reddito usando strutture offshore». Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale nel Fiscal Monitor.

I redditi e l’offshore

Secondo l’Fmi, «sorgono preoccupazioni legate alla governance circa le fonti della ricchezza non dichiarata. Per esempio, la proporzione di ricchezza detenuta all’estero è correlata caratteristiche dei paesi d’origine della ricchezza, come l’instabilità politica ed economica, le risorse naturali, e gli afflussi di aiuti esteri. Così, le strutture offshore non trasparenti possono essere associate ad altri gravi aspetti legali oltre alla la tassazione (e la copertura di questo capitolo), tra cui nascondere i proventi della corruzione, dei crimini finanziari, e altri usi illeciti.

Gli individui sono solitamente tassati nel Paese di residenza. Una notevole eccezione sono gli Stati Uniti che tassano i propri cittadini indipendentemente dalla residenza (cioè anche se anche se vivono permanentemente in un paese straniero), ma generalmente accreditano le tasse pagate all’estero». La tassazione del capitale, conclude il Fondo, «richiede più informazioni di terzi (per convalidare e verificare l’imposta finale) che possono essere difficili da ottenere, specialmente se il contribuente ha attività offshore».

Coordinamento fiscale

«Il coordinamento internazionale sulle questioni fiscali è necessario ora più che mai», è il monito lanciato dal Fondo monetario internazionale nel Fiscal monitor. «I governi nazionali condividono sfide nel garantire le entrate, affrontare le disuguaglianze, e frenare le emissioni di gas serra. Avere successo in questi sforzi richiede sempre più di affrontare pressioni che non possono essere fermate dai confini nazionali. Questi ricadute transfrontaliere – gli effetti delle azioni di un paese di un paese su altri paesi, richiedono un coordinamento internazionale. Le aree più urgenti per il coordinamento sono la tassazione delle imprese multinazionali e degli individui, così come il carbon pricing», si legge. «La lotta all’evasione fiscale richiede la disponibilità, la condivisione e l’uso efficace delle informazioni», spiega l’Fmi.

20 Aprile 2022
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