Lavoro
7:08 pm, 9 Dicembre 14 calendario

Il boomerang degli sgravi 300 mila posti in meno

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Quella che a prima vista può sembrare una buona azione del Governo per allargare la platea dei beneficiari degli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato, nasconde in realtà un taglio che mette a rischio 300 mila posti di lavoro». Lo denuncia Giuseppe Buscema, esperto della Fondazione studi dei consulenti del lavoro. Nella legge di Stabilità al vaglio del Senato, infatti, è previsto un incentivo transitorio (per le assunzioni nel 2015) con sgravio triennale per i soli contributi Inps (esclusi quelli assicurativi). Unico requisito richiesto: il lavoratore non deve aver avuto un impiego a tempo indeterminato negli ultimi sei mesi.
La misura diventa transitoria
«Una platea più vasta di quella precedente – riconosce Buscema – la legge 407 del 1990, che ora verrà soppressa, concedeva infatti uno sgravio triennale per assumere disoccupati di lunga durata e cassaintegrati alle imprese artigiane in tutta Italia e alle altre tipologie di imprese nelle aree svantaggiate. Però si trattava di uno sgravio totale e di una misura strutturale e non transitoria come diventa ora, con l’aggiunta della penalizzazione di soggetti e aree svantaggiate». Grazie alla legge 407 – sottolineano i consulenti – sono state avviate al lavoro circa 130 mila persone all’anno, nonostante la crisi: «In sostanza è al momento l’unico strumento normativo che produce occupati. La perdita secca del prossimo triennio, in assenza di identici vantaggi contributivi, sarà di oltre 300 mila unità con effetti fatali per gli artigiani di tutta Italia e per gli imprenditori del Sud».
L’altra faccia del Jobs Act
E anche il Jobs Act rischia di avere un incredibile effetto boomerang a causa del disequilibrio tra sconti e indennizzi. La Uil ha calcolato che gli imprenditori possono guadagnare oltre seimila euro se assumono con il contratto a tutele crescenti – godendo di forti sconti su Irap e contributi previdenziali – e poi licenziano dopo un solo anno pagando i risibili indennizzi previsti dal Jobs Act (una mensilità e mezzo per anno lavorato). Se il “giochetto” assumi-licenzia dura tre anni il guadagno per il datore di lavoro può sfiorare i 19 mila euro. Con buona pace per la stabilizzazione.
METRO

9 Dicembre 2014
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