Bonanni: ricorsi sul caso Eternit
ROMA La prima iniziativa giuridica post sentenza di Cassazione è dell’Osservatorio nazionale amianto e del suo intraprendente presidente, l’avvocato Ezio Bonanni. Ieri stava già preparando il ricorso a Strasburgo, e uno dei suoi clienti, Pasquale Falco, parente di una vittima dell’Eternit di Bagnoli, ha scritto al presidente della Repubblica Napolitano in qualità di capo del Csm affinchè verifichi se «l’assoluzione sia conforme a diritto oltre che a giustizia e che vengano accertate le eventuali responsabilità penali per omicidio».
Un appello che può essere sottoscritto da parenti di vittime di altre sedi?
Certamente. Occorre rendere giustizia a coloro che si sono ammalati e coloro che sono morti e alle centinaia di famiglie distrutte, e a coloro che purtroppo si ammaleranno ancora perché le fibre di amianto sono ancora presenti nell’ambiente.
Questa sentenza mette in discussione il principio secondo cui l’amianto uccide ad anni di distanza?
Aspettiamo le motivazioni. Ma per quanto riguarda la mia valutazione, che peraltro è avvalorata dalle sentenze del Tribunale di Torino e dalla Corte di Appello di Torino, la prescrizione non c’era. Il disastro è in corso.
Quale futuro per tutte le cause di amianto?
Ricorreremo alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo e porremo in campo ogni iniziativa legale, anche con l’azione di risarcimento a carico dello Stato per aver promosso in ritardo il processo.
STEFANIA DIVERTITO
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