10:03 pm, 24 Settembre 14 calendario

Piano di rientro Il nodo del Tpl

Di: Redazione Metronews
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Sembrava fatta, invece il Salva Roma si è arenato al momento della ratifica finale con il Governo. «Non c’è alcuna preoccupazione rispetto agli extra costi relativi allo status di Capitale, che sono una grande vittoria di Roma e che entreranno stabilmente nella legge di stabilità che il governo sta scrivendo. Il flusso di denaro comincerà nel 2015 ma c’è subito il riconoscimento che la città ha diritto a risorse aggiuntive, ovvero 110 milioni di euro per l’anno prossimo» ha spiegato il sindaco Ignazio Marino, aggiungendo: «La seconda questione riguarda i 100 milioni di euro che ancora non sono stati trovati per il Tpl: non è immaginabile ricevere un terzo della disponibilità economica che ha Milano, avendo Roma una superficie tre volte più grande».
Sarà anche così, ma tenendo contoche il Governo ha i conti ridotti al lumicino e che la Regione ha ribadito di non trasferire nemmeno un centesimo in più rispetto ai 140 milioni stanziati, la strada è in salita. E appare poco plausibile l’ipotesi di allentare i vincoli del Patto di stabilità per liberare risorse da destinare al Tpl, visto che Roma sta ripianando un debito da 12 miliardi di euro.
Patrimonio immobiliareUn modo per reperire i soldi  lo ha suggerito Umberto Marroni, parlamentare Pd: «Ritengo che sia necessario un impegno maggiore sulla dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, così come indicato nel decreto». E in questo clima di incertezza l’ex sindaco Alemanno invita tutte le forze politiche a fare fronte comune per trovare una soluzione per il piano di rientro di un debito cresciuto proprio durante il suo mandato.
(Metro)

24 Settembre 2014
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