8:51 pm, 15 Settembre 14 calendario

Nel Mar Mediterraneo un ecatombe

Di: Redazione Metronews
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Malta. È di almeno 600 migranti tra morti e dispersi -secondo l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR) – il bilancio dei naufragi che si sono verificati tra venerdì e domenica in acque libiche, maltesi e al largo dell’Egitto. In particolare davanti alla Libia ci sono stati tre naufragi per oltre 300 morti, mentre a est di Malta in un altro naufragio sono morte fra le 300 e le 500 persone. Altri 15 migranti sono morti al largo dell’Egitto. Secondo gli operatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), cui l’hanno raccontato dei profughi, a causare l’incidente a Malta sarebbero stati gli stessi trafficanti, che da una seconda imbarcazione avrebbero di proposito fatto colare a picco speronandolo intenzionalmente il barcone con a bordo i migranti, con i quali era nato un violento scontro. «Se questa storia sarà confermata – sottolinea l’Oim -sarebbe il naufragio più grave degli ultimi anni. Un episodio particolarmente grave in quanto non si tratterebbe di un incidente ma di un omicidio di massa, perpetrato da criminali senza scrupoli né alcun rispetto per la vita umana». È stata aperta una indagine. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, i migranti siriani, palestinesi, egiziani e sudanesi sono partiti in 500 da Damietta, in Egitto, sabato 6 settembre. Tra loro anche molte famiglie con bambini e minori non accompagnati. In un altro naufragio ci sono stati oltre 160 morti: un barcone è colato a picco al largo delle coste libiche, a nord di Tajoura, a est di Tripoli. A bordo c’erano più di 200 migranti, solo 36 dei quali sono stati salvati dalla guardia costiera.
 
(Metro)

15 Settembre 2014
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