Cantone Via gli appalti alle aziende corrotte

Roma.Favorevole al ritorno di una norma penale sul falso in bilancio che abbia un suo senso e all’introduzione del reato di autoriciclaggio, serve un commissariamento delle imprese coinvolte nella corruzione, e bisogna gradualmente sostituire la certificazione antimafia con delle white list.Lo ha detto ieri mattina, durante l’audizione in Commissione Ambiente della Camera, il neo presidente dell’Anac il pm anticamorra Raffaele Cantone.L’Olanda si ritira«Adesso che il quadro dei poteri è pronto, l’attività dell’autorità anticorruzione può partire sul serio», ha detto il pm. E il travaglio dell’Expo sembra non avere fine. È notizia di ieri – ufficiosa, non ufficiale – che anche l’Olanda si ritirerà dalla manifestazione.Molte novità saranno contenute nel decreto Pubblica amministrazione, licenziato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso ma non è ancora pubblicato. «Non c’è ancora un testo definitivo – ha spiegato Cantone – ma è confermato il passaggio dei poteri dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici all’Anticorruzione. In Italia i problemi si nascondono nei dettagli. E uno dei principali problemi sono le varianti al massimo ribasso, molto elevato. Questa è una delle priorità. Oltre alle deroghe sistematiche sulle normative dei grandi appalti. Così la legge non funziona».A proposito di deroghe, parliamo della revoca degli appalti per le aziende corrotte. Come mai con l’Expo non avviene?Si è proceduto in deroga, ed è uno dei problemi. Non bisogna assolutamente concedere queste possibilità. Se un’azienda è coinvolta in un processo di corruzione, allora bisogna revocare le deleghe. Serve una scure. E adesso arriverà.Cosa sono le white list?La certificazione antimafia deve restare ma diventare meno burocratica e bisogna formare delle liste dove le aziende accettono di essere inserite, saranno più controllate ma potranno accedere agli appalti pubblici.
(Sara Melis)