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10:03 pm, 3 Ottobre 18 calendario

Manovra, si va avanti ma con aggiustamenti al deficit

Di: Redazione Metronews
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Roma Il governo tiene il punto sul deficit/Pil al 2,4% l’anno prossimo ma fa retromarcia sul biennio successivo per andare incontro all’Europa dopo l’allarme lanciato da Bruxelles sul rischio di una bocciatura dei conti. L’asticella scenderà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021. Ma è braccio di ferro sulla spartizione delle risorse tra M5s e Lega. Lo spazio di manovra, secondo fonti del Carroccio, sarebbe di 16 miliardi nel 2019 per le misure cardine, di cui 10 miliardi per quelle rivendicate dal partito. Il Movimento Cinque Stelle assicura che ci saranno 10 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza il prossimo anno. 
Confermato l’obiettivo di riduzione del debito a partire dal 2019: i numeri saranno «più virtuosi – ha assicurato il presidente Conte – adesso è al 130,9% ma scenderemo sotto il 130% nel 2019 fino al 126,5% nel 2021». Alla fine la quadra è stata trovata ma il quadro programmatico della Nota di aggiornamento al Def non è ancora noto. Sarà una manovra, ha assicurato il premier, «coraggiosa» e  incentrata sugli investimenti. «Coraggiosa soprattutto per il 2019 perché riteniamo – ha spiegato Conte – che il nostro paese abbia bisogno di una manovra che solleciti una forte crescita. Sarà molto significativo per il piano sugli investimenti». E a sottolineare l’importanza della leva investimenti è stato anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, spiegando che il rapporto deficit/Pil incorpora nel primo anno 0,2 punti percentuali di investimenti addizionali, 0,3 punti percentuali nel secondo anno e 0,4 punti nel terzo anno. Il governo stima inoltre un calo del tasso di disoccupazione intorno all’8-7% entro il triennio 2019-2021. 
«Sono strafelice per i risultati. La riforma della legge Fornero sulle pensioni sarà totale, partira’ da inizio anno», ha detto il vicepremier Matteo Salvini al termine del vertice. Dal canto suo, Di Maio ha assicurato che «ci sono 10 miliardi, 9 per il reddito e le pensioni di cittadinanza e uno per i centri per l’impiego, ogni anno per tre anni». «C’è un abbassamento dell’Ires per le imprese che investono e assumono e più stabile è il contratto più si abbasserà l’Ires», ha spiegato. 
La riduzione del disavanzo nei piani del governo, commenta il commissario Ue Moscovici, «è un buon segnale», tuttavia un deficit al 2,4% del Pil nel 2019 può essere bocciiato. Ancora più duri i commenti non tecnici:  «Gli italiani hanno fatto la scelta di un governo decisamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, sta cercando di sbarazzarsi degli obblighi europei». Salvini replica: «Moscovici parla a vanvera, in Italia non c’è nessun razzismo o xenofobia».

3 Ottobre 2018
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